Scegliendo di prendere la partenza, qualche mese fa ragionavo su cosa implicasse “partire” e “essere pronti a servire”. Alcune delle conclusioni che mi hanno spinto a intraprendere la strada del servizio all’interno del gruppo sono le stesse che cerco di mettere in pratica ogni giorno, seguendo l’esempio della mia famiglia. Il film “Un’impresa da Dio” ci regala un insegnamento molto prezioso: “Il mondo si cambia con un gesto di reale e cortese affetto alla volta”; in inglese l’acronimo porta alla parola ARCA, che spiega il compito affidato al protagonista all’inizio del film. Questa massima è stata per me fondamentale durante il cammino di partenza, e lo rimane tutt’ora nella mia vita. Non bisogna mai sottovalutare quello che si può fare quotidianamente per gli altri. Stupirsi ogni giorno, per i gesti anche piccoli e le cose quotidiane è la base di ogni sogno. Bisogna sempre cercare di sorridere perché non si sa mai a chi possa servire il nostro sorriso e quanta distanza esso possa coprire. Pensate: siamo uomini, animali sociali, viviamo in grandi città brulicanti di anime, di persone, non donare ogni giorno anche solo un sorriso ci renderebbe molto più simili a ingranaggi che a esseri umani. In fondo donare amore, perché è di questo che si tratta, a noi cosa costa? A volte un abbraccio, a volte chiedere “Come stai?” e ascoltare la risposta, a volte perdonare. È incredibile pensare che proprio da un piccolo gesto, il mondo possa iniziare a cambiare davvero; eppure incominciando il mio servizio, nulla mi è parso più vero. Al momento della scelta mi sembrava tutto abbastanza chiaro: volevo essere testimone dei valori scout e cristiani nel servizio verso il prossimo. Poi sono entrata in contatto coi ragazzi, con il loro esuberante e strabiliante mondo e ho iniziato a capire verso dove stavo “partendo”. C’è una differenza abissale tra l’essere pronti ad amare e servire guardando le cose da fuori campo, e il giocare la partita di persona. La scelta, quella vera, la viviamo ogni giorno: la sfida sta nell’usare il cuore in ogni occasione che ci si presenta durante la giornata. Bisogna amare, e poi amare di nuovo; cercare sempre nuove avventure, rischiare, produrre cambiamento e una volta fatto ciò condividere la gioia che ne deriva con chi ne ha meno. È necessario donare senza ripensamenti e senza preoccupazioni, consci del fatto che il bene, prima o poi, germoglierà nell’altro e darà frutto.
-Giorgia Broggi