Premetto che questo articolo lo sto iniziando alle 4 di notte, perché non ho sonno. Detto ciò…
Buon giorno Bustotre oggi vi narreró delle gesta compiute nel week end 21/22 aprile dal vostro adoratissimo Clan Kypsele.
In codesta data, mentre i nostri piccoli fratellini dei reparti erano impegnati nel San Giorgio, noi abbiamo partecipato all’evento di zona RS, dove erano presenti tutti i clan della Zona Ticino-Olona (un salutone ai nostri amici del Garbagnate che ci seguono da casa)
L’obbiettivo di questo pernotto non era per niente banale, dare una mano per la sistemazione dei danni causati dall’incendio che ha devastato parte del “Parco Campo dei Fiori” di Varese quest’inverno.
L’ispirazione per questa iniziativa, nasce dalla brillante, quanto piena di ricci, testa di Tommaso Ferrario, il quale portò all’attenzione, prima del nostro clan e poi tramite i capi, a tutta la Zona Ticino-Olona, quanto questo posto per noi scout della zona sia un crocevia, intersecato più e più volte nel nostro cammino scout, luogo che nella sua ha ospitato mille pernotti, una decina di challenge, e qualche migliaio di escursioni domenicali.
L’appello di Tommaso non é andato a vuoto e ha raccolto “empatia” di tutti noi. Facendo muovere i nostri capi per rendere possibile un intervento concentrato di più forze, da qui é scaturita la collaborazione con l’ente che gestisce il parco, con le limitrofe amministrazioni locali, il servizio antincendio boschivo e la Protezione Civile. Tutta questa marmaglia di gente unita per un sentimento di “l’empatia”, parola molto sottolineata dal presidente dell’ente parco.
“Empatia”… “ma verso chi?”
Verso quel bosco che abbiamo visto soffrire mentre bruciava per roghi purtroppo dolosi…
Ma torniamo a cosa è successo nella pratica
L’ente parco ha messo a disposizione per i 130 pantaloncini corti, una colonia elioterapica immersa nel bosco della zona di Barasso, per pernottare e fare le nostre cose belle da scout.
Dopo un geniale gioco per la suddivisione in 10 gruppi di lavoro, e la rispettiva cena di conoscenza divisi per sotto gruppi, abbiamo assistito alla messa del nostro mitico don Claudio (Abbiamo cantato solo noi del Bustotre, Giacomo sii Fiero di noi). Successivamente i rappresentanti dei vari enti hanno fatto piccole presentazioni e testimonianze di quelli che in quei 10 giorni di inferno, erano in prima linea tra le fiamme del bosco e l’acqua dei canadair. In ultimo ci é stato spiegato quale sarebbe stato nella pratica il nostro lavoro di prevenzione anti-incendio.
La prevenzione anti-incendio si divide normalmente in 2 parti: monitoraggio costante del territorio e manutenzione. A noi é stata chiesta la seconda, ovvero nella pratica: ripulire il sotto bosco da tutta la legna a terra, caduta e mezza bruciata durante l’incendio (legna che in caso di un secondo incendio aumenterebbe la quantità di materiale combustibile) e segnalare gli alberi pericolanti e morti, da far tagliare con la motosega.
Ci siamo concentrati su un tratto di un centinaio di metri nei boschi in prossimità del sentiero 10a, distribuendo le diverse squadre di lavoro, che tra sudore cenere e corteccia hanno ripulito il sotto bosco. Spostando, raccogliendo, trascinando e lanciando a mo di giavellotto, pali di 10 metri. Formando cataste abnormi sul sentiero, che tramite una catena-umana di un centinaio di persone, sono state spostate fino ai luoghi designati (Canguro Amletico è fiero di voi).
Questa particolare esperienza di servizio ha avuto una doppia utilità, Quella pratica di sistemare una zona naturale, “lasciandola un po’ meglio di come l’abbiamo trovata” e quella (diciamo) più istituzionale, ovvero avere una presenza attiva sul territorio, parlare con le persone che come noi lo vivono, ed essere in prima linea quando è lo stesso territorio ad avere bisogno.
Sarà questa “l’empatia” di cui prima si parlava…?
«L’empatia è la capacità di comprendere a pieno lo stato d’animo altrui,
sia che si tratti di gioia, che di dolore.
Il significato etimologico del termine
è “sentire dentro”.»
cit. Wikipedia
Fabio Brancato
Yak Famelico