“Preziosa e fragile, instabile e precaria, chiara e magnetica, leggera come l’aria, allenami, insegnami a vivere con te!”
…Buon vecchio Giovanotti… sentivo la sua canzone e queste parole mi hanno ricordato le parole di una lupetta di nove anni.
Respirare la gioia della libertà e accettare e vivere il coraggio di perseguire obbiettivi per il bene comune. Fantastico cara lupetta!
“Viva la libertà, viva! Parola magica, mettila in pratica, senti che bella è, quant’è difficile. E non si ferma mai, non si riposa mai. Ha cicatrici qua, ferite aperte là, ma se ti tocca lei, ti guarirà”
B.P. diceva: “Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri”. E aggiungeva: “Desideriamo far andare avanti i nostri ragazzi con una gioiosa autoeducazione che venga da dentro e non con l’imposizione di una istruzione formale dal di fuori”.
Ecco cara lupetta, tu me lo hai insegnato. Il bene e la gioia sono dentro di noi. Insieme cresciamo nel bene. B.P. diceva che non si ottiene disciplina punendo un ragazzo per una cattiva abitudine, ma sostituendo quest’ultima con un’occupazione migliore, che assorba la sua attenzione e gradualmente lo conduca a dimenticare e abbandonare la precedente. “ Però nulla è facile! Ecco perché i capi, soprattutto all’inizio di un anno scout, chiedono a Dio il coraggio nel perseverare il bene. E… ci si prova! Sempre!
“Le donne e gli uomini, gli esseri viventi, piante selvatiche e tutti gli animali, spiriti liberi fatevi vivi! Tempi difficili, a volte tragici, bisogna crederci e non arrendersi. Viva la libertà, viva! ”
E B.P. aggiungeva: “Vi sono opinioni diverse su ciò che costituisce il successo. Denaro, posizione sociale, potere, risultati raggiunti, onorificenze e così via. Ma non tutte queste cose sono alla portata di ciascuno, né arrecano ciò che è il vero successo, cioè la felicità”.
…Ed ecco che il cerchio si chiude, cari Giovanotti e mia lupetta.
“ Viva la libertà, viva. Con gioia, per la felicità!
Grazie!
t. r.