Qualche tempo fa, arrivando in sede con una multa sul cruscotto presa in modo quasi stravagante, mi sono sentito dire: “Devi fare qualcosa per farti togliere la s…sfortuna!”
Immediatamente ho risposto: “Vedi, la realtà è che sono così fortunato che il karma in qualche modo deve riequilibrarsi.” E sono fortunato perché so di esserlo.
Sono fortunato perché mi sveglio la mattina con buona volontà, perché apprezzo l’alba dal finestrino del treno, perché amo quello che faccio ogni giorno fino a quando, stanco, prendo sonno nel mio letto. Sono fortunato perché ho più di quello che mi serve e cerco di non sprecarlo, perché di ogni persona vedo il buono e in ogni situazione un’occasione. Sono fortunato perché per una madre che ho perduto ne ho trovata ogni volta una nuova a darmi affetto e attenzione, perché sono stato accolto in casa di sconosciuti come un figlio, perché con ancora più persone ho potuto moltiplicare le mie esperienze. Sono fortunato.
La vita non è perfetta, anzi, ma ne sono innamorato! E quando ci si innamora davvero s’inizia a guardare gli altri in modo diverso e, vedendone comunque i difetti, si capisce come non ci si sarebbe mai potuti innamorare di una persona perfetta.
Per quanto possiate amarla, la vostra vita, capiteranno momenti in cui la trascurerete, non la sopporterete o la offenderete addirittura, e così anche la vostra vita a volte vi metterà spalle al muro, vi darà un bruciante schiaffo o, semplicemente, sembrerà andare nella direzione che voi non vorreste. In quei momenti non disperate, ma datevi la mano, voi e la vostra vita, e, camminando, vi riappacificherete: è la fortuna di chi si ama, di chi sceglie di amare e amarsi.
E io sono fortunato perché ho scelto di esserlo.
Non aspettate il momento buono per essere fortunati, perché esserlo solo nei “momenti buoni” non basta: misurate il vostro passo; valutate bene il salto in base alle vostre capacità, siate tenaci e determinati, fiduciosi e ottimisti, certo! Ma soprattutto non siate mai soli.
Geco Coinvolgente