Un anno da scout vissuto da genitore

Un altro anno da scout vissuto da genitore sta per finire, e per me è il quarto.
E se è vero che, da un lato il tempo vola, dall’altro restano indelebili i ricordi, di cui anche questo anno ne è pieno.
Due su tutti: per primo l’emozione provata in quella serata piovosa di fine settembre durante il passaggio di Lorenzo dai “mitici” castorini ai Tiko. In famiglia se ne parlava già dall’estate con Lorenzo, combattuto come noi tra l’entusiasmo di vivere questo cambiamento, e la paura di lasciare per sempre il “fantastico mondo dei castori” condiviso intensamente per due anni con il fratellino Tommaso: dunque un doppio distacco con io e Federica a chiederci “chissà come la vivranno i due fratellini”?

Le nostre preoccupazioni sono state fugate in un attimo. Lorenzo si è inserito nei Tiko alla grande, e Tommaso si è responsabilizzato di più senza il fratello maggiore con il risultato finale che oggi entrambi sono ancora più maturati e convinti nel proseguire le loro attività scoutistiche.
L’altro momento che ricordo con grande piacere è stata l’organizzazione a gennaio della “cena medioevale” per raccogliere i fondi necessari per poter realizzare al meglio la trasferta dei nostri bambini ad Ostia e Roma di marzo. Ma al di là del piacere di condividere con gli altri genitori ed i capi l’organizzazione dell’evento, volevo sottolineare lo spirito di solidarietà interno che si vive in queste occasioni, dove si ricorre ad opere di autofinanziamento a supporto delle varie attività il cui principio ispiratore è quello di “cavarsela da sé e tra sé”, donando poi ciò che avanza anche agli altri. Ritengo questa un’esperienza di grande crescita sia a livello personale che sociale.
Infine concludo ringraziando, penso a nome di tutti i genitori, i nostri “angeli capi”, che di generazione in generazione ci ripropongono, attualizzandolo all’epoca in cui si vive, quello stile di vita tipico degli scout, fatto e permeato da principi fondamentali quali la solidarietà, la condivisione, la fiducia nell’altro, il rispetto dell’ambiente, la carità. Io posso garantire tutto ciò perché sono stato lupetto 40 anni fa: era un’altro mondo ma quegli “angeli” di allora sono gli stessi di oggi con un nome diverso.
Grazie di cuore

 
Emanuele