I castori (e i loro capi) sono pieni di sorprese… e ricchi di suggerimenti.
Mio figlio mi racconta di una tana lunga con entusiasmo, che cercherò di trasferirvi.
«Sai mamma, c’era un tram con tante persone, alcune sedute ed altre in piedi, ad esempio una signora che aspettava un bambino, un signore con le stampelle, un signore cieco, un signore con delle borse rovesciate a terra, un signore che suonava il violino. Tutti gli altri stavano seduti e nessuno faceva niente. Poi i capi ci hanno chiesto: “Li aiutiamo a cambiare?” Tutti abbiamo risposto in coro: “Sìì!”».
Il racconto continua così: «E poi, mamma sai cos’è successo ancora durante la Messa? I Vecchi Castori ci hanno chiesto di mettere i nostri panini dentro un cesto e poi, a cena, ognuno ha mangiato il panino di un altro!»
Ecco cosa significa educare al valore di una scelta responsabile, nella convinzione che la comunione d’intenti (che non è solo scelta civica), è comunione fondata sull’Amore ed è la risposta alle nostre domande di senso.
L’esemplificazione dei Castori cade per me a fagiolo, perché – guarda caso – sto proprio leggendo in questi giorni in materia di educazione e della liquidità delle informazioni e delle scelte conseguenti, tutte apparentemente accessibili e praticabili. Più che mai si fanno urgenti capacità critiche e solidi criteri di orientamento.
Il compito impegnativo per gli educatori è allora quello di formare l’identità delle nuove generazioni, nella convinzione che solo un progetto educativo coerente e unitario consente di affrontare responsabilmente la scelta.
Quello che leggo è quello che è stato tradotto, in esperienza pratica, da una comunità che fa della condivisione la sua cifra (il famoso “Insieme”, motto dei castori).
Nulla avviene per caso… È proprio il messaggio che doveva arrivarmi!
I piccoli semi gettati in esperienze di questo tipo sono davvero doni preziosi per gli uomini e le donne di domani. L’impegno, la costanza e la dedizione degli uomini e delle donne di oggi nell’accompagnamento dei nostri piccoli sono certamente un valore altrettanto prezioso.
Anna Ranzani