Ciao a tutti, cari amici ed amiche, e benvenuti ancora una volta nella nostra rubrica di Generazione X.
In vista della mia imminente Partenza, i miei capi Clan mi hanno consigliato di leggere “La strada verso il successo” scritto nientemeno che da Baden-Powell. Una lettura che, se mi è permesso, consiglio vivamente a tutti; non solo il nostro caro B.-P. riesce ad immaginarsi situazioni che descrivono con grande precisione ciò che deve affrontare un giovane ragazzo (o ragazza) in quel difficile momento di passaggio dall’adolescenza all’età adulta, ma dispensa anche una buona quantità di ottimi consigli, mai banali e sempre basati sulla sua stessa esperienza di vita.
Tra i vari consigli ce n’è uno particolarmente anglosassone che suggerisce di pensare, prima di agire, a cosa farebbe Gesù se si trovasse al nostro posto.
Questa suona come un’idea particolarmente buona se si tiene in conto quanto Gesù sia sempre stato capace di reagire alle situazioni con tranquillità e saggezza, anziché lasciarsi controllare da emozioni particolarmente umane quali la rabbia o il rancore.
Ad esempio quando i suoi apostoli lo deludevano, non comprendendo i suoi insegnamenti, lui li rimproverava docilmente e subito si rispiegava; quando i farisei gli urlavano in strada che era un bestemmiatore, lui si limitava a rispondere con frasi brevi e concise, spiegando le sue azioni; quando scoprì i mercanti a cambiare denaro nel tempio, si è arrabbiato tantissimo ed ha incominciato a ribaltare i loro tavoli spargendone il contenuto per terr…
[Rumore di puntina che slitta sul disco]
Oh… interessante, anche a Gesù è capitato di perdere la testa qualche volta.
Ma la cosa non deve stupirci più di tanto, in fondo anche Gesù era almeno in parte umano, e si sa quanto questi siano facilmente pronti a lasciarsi dominare dalle loro emozioni.
Ma quindi è davvero così impossibile riuscire a controllare le proprie emozioni? Se neanche il figlio di Dio riesce sempre a mantenere un rigido controllo di sé, come è possibile che ci riesca io?
B.-P. a questo proposito dà un altro adeguato consiglio. Conscio di quanto l’autodeterminazione possa arrivare solo fino ad un certo punto, il fondatore dello scautismo consiglia un massiccio uso di fantasia!
Prima di riuscire a superare fisicamente un ostacolo, bisogna convincersi di essere in grado di superarlo ma, prima ancora, bisogna riuscire ad immaginare un modo per superarlo. La fantasia è quindi alla base di ogni azione, e un componente fondamentale per affrontare qualunque problema.
Insomma, se vogliamo riuscire davvero a capire cosa avrebbe fatto Gesù al nostro posto, prima di prendere una decisione importante, consiglio vivamente di immaginarsi innanzitutto il Nazareno nella stessa situazione e, per quanto riguarda quel piccolo incidente coi cambiavaluta, mi viene da pensare che la colpa sia sempre da imputare ad una mancanza d’immaginazione da parte del salvatore.
Probabilmente, vedendo gente che infrangeva in maniera tanto palese indicazioni come il fatto che non si dovrebbe lodare un dio (il denaro) in un luogo consacrato ad un altro dio (beh… Dio) Gesù non è riuscito ad immaginarsi un modo ancora più chiaro per spiegare qual era la cosa giusta da fare e così la sua mente ha fatto Kaputt.
Ma queste sono solo suggestioni, l’unica cosa di cui posso ritenermi sicuro è che la fantasia rimane una delle armi più potenti che l’uomo abbia mai avuto a sua disposizione, soprattutto contro se stesso.
Tricheco birbante