Ritorna la rubrica che racconta di quegli scout che hanno lasciato una traccia sul proprio percorso particolarmente preziosa e tangibile.
Folke Bernadotte conte di Wisborg (Stoccolma, 2 gennaio 1895 – Gerusalemme, 17 settembre 1948) è stato un politico, diplomatico e filantropo svedese, noto per aver negoziato e ottenuto la liberazione di circa 31.000 prigionieri dai campi di concentramento tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Dopo il conflitto, inviato come mediatore dalle Nazioni Unite nella controversia israelo-palestinese, fu ucciso da un gruppo sionista nel 1948 a Gerusalemme.
Figlio del conte Oscar Bernadotte e nipote del re Gustavo V di Svezia, si iscrisse come ufficiale di cavalleria alla scuola militare di Karlberg. Fu nominato tenente nel 1918 ed in seguito arrivò al grado di maggiore.
Lui e sua moglie, Estelle Manville (1904-1984), furono molto attivi nello Scautismo e nel Guidismo. Bernadotte fu direttore dell’organizzazione scout svedese (Sveriges Scoutförbund) a partire dal 1937. Allo scoppio della seconda guerra mondiale si adoperò per integrare gli scout nei piani di difesa svedese, addestrandoli come assistenti medici e nella difesa antiaerea.
Fu vice presidente della Croce Rossa svedese dal 1943, e presidente nel 1946.
Durante la guerra si dedicò al soccorso degli internati civili in Germania per conto della Croce Rossa Internazionale. Riuscì a salvare circa 15.000 persone dai Campi di concentramento, compresi migliaia di ebrei. A tale scopo si incontrò nel marzo 1945 con Heinrich Himmler ottenendo che i prigionieri civili norvegesi e danesi potessero essere trasferiti in Danimarca.
Negli ultimi giorni di guerra trattò con Heinrich Himmler alcune condizioni della resa nazista; gli Alleati non diedero ascolto a queste proposte ed il precipitare degli eventi rese inutile la mediazione di Bernadotte. Subito dopo la guerra si adoperò a favore della popolazione civile tedesca e soprattutto dei bambini, nelle gravissime condizioni che si erano create con il crollo dello Stato tedesco.
Nel maggio del 1948 fu inviato dall’ONU in Palestina come mediatore fra gli Arabi e gli Israeliani in guerra. Riuscì per due volte a imporre ai contendenti una tregua ma fu assassinato in territorio israeliano, durante la seconda tregua, dalla banda Stern, un gruppo di terroristi della destra sionista israeliana che già avevano ucciso l’Alto Commissario britannico, Lord Moyne al Cairo, meritandosi dal Primo Ministro britannico Winston Churchill l’epiteto di “nazisti”. La banda Stern era stata integrata nelle Forze di Difesa Israeliane pochi mesi prima, e l’assassinio di Bernadotte fu una delle ultime operazioni del gruppo.
Dopo la sua morte, avvenuta il 17 settembre 1948, le ostilità furono riprese per la terza volta e durarono fino al 10 luglio 1949.