Archivio mensile:dicembre 2017

Le avventure di Oo

Sono tornata , ciao ragazzi ! Dove eravamo rimasti ?…..

Penso sia giunto il momento di raccontarvi del mio incontro con Mowgli . Giusto ?

Quando lo conobbi , se non ricordo male , perdonatemi , ma sò vecchia e la memoria a volte fa cilecca , bè, quando lo conobbi , il ragazzo della giugla indiana , aveva circa 10 anni .

Mowgli allora era socievole , disponibile verso gli animali della giungla , ma anche distratto, presuntuoso e inconsapevole dei pericoli, già , perchè , a differenza dei suoi fratellini di tana , attenti ai consigli di mamma lupa , lui li dimenticava e…..

Erano passate molte stagioni sulla giungla e Mowgli cresceva insieme coi cuccioli , per quanto naturalmente , questi fossero già diventati lupi, prima che egli fosse appena ragazzo.

Babbo lupo gli aveva insegnato l’arte sua ed il significato di ogni cosa nella giungla .

Mowgli aveva il suo posto anche alla Rupe del Consiglio , quando il branco del Popolo Libero, si riuniva .

Ma Shere Khan, la tigre zoppa , era riuscita a fare grande amicizia con i lupi più giovani , faceva loro grandi complimenti e dava loro il cibo che avanzava ….

“ Dicono che al Consiglio , non osate guardarlo negli occhi ! Ah Ah !! Miei giovani , com’è possibile che un cucciolo d’uomo sia finito fra voi e abbia pure la possibilità di decidere con voi il futuro del glorioso branco dei lupi di Seeonee ?! “ Tuonava la tigre .

…..Un giorno , camminavo alla ricerca di un posto fresco e ombreggiato dove fare un bel pisolino, e , camminando camminando , arrivai a quella che poi seppi chiamarsi ‘La Roccia delle api ‘. Una vegetazione bellissima nascondeva , non lontano dalle fresche acque della Waingunga , delle rocce imponenti e brillanti al sole che finiscono a strapiombo nel fiume .

Lì , su una roccia assolata , vidi lei , la pantera nera .

Bagheera ” quante volte ti ho detto fratellino che Shere Khan è un nemico per te ? “

Mowgli “ Tante volte quante sono le noci su quella palma . La tigre zoppa è tutto fumo e schiamazzi come Mor il pavone ! “ …..ma il cucciolo d’uomo non sapeva contare , perchè cresciuto nella giungla da un orso saggio , un lupo coraggioso e una pantera astuta …..

Bagheera “ Presto sarai un uomo ! “

Mowgli “ io sono nato nella giungla, ho sempre obbedito alle sue leggi e non c’è lupo dei nostri a cui io non abbia tolto spine sulle zampe . Sono miei fratellini !! “

E io Oo la tartaruga , c’ero ! Ad ascoltare la giovane leggenda umana della giungla , parlare con il suo amico fidato dal pelo nero come la notte . E fu allora che Bagheera svelò il suo segreto a Mowgli , la chiazza nuda di pelo sotto il suo poderoso collo , segno del collare che da piccolo portava nella gabbia dove era nato e dove gli uomini gli davano da mangiare , in secchi di ferro , finchè una notte sentì di essere la pantera e non un giocattolo per gli uomini.

Spezzò la serratura con un’unico colpo di zampa e …..

Bagheera “ Ti uccideranno un giorno ! “

Mowgli “ Perchè ? “

Bagheera “ Gli altri animali ti odiano perchè i loro occhi non possono resistere ai tuoi , perchè tu sei un uomo ! Procurati il fiore rosso ! Va giù alle capanne degli uomini nella

valle .“ …..nessun animale della giungla chiama il fuoco con il suo nome…..

Mowgli “Il fiore rosso ? Quello che cresce fuori dalle capanne degli uomini, al crepuscolo ?

Andrò a prenderne un po’ . “

Bagheera, orgogliosa “ Ecco che parla il cucciolo d’uomo .Ricordati che cresce in piccoli vasi . Va subito e conservalo vicino a te per il momento del bisogno . “….ooh, non ci fu mai caccia più malaugurata per la tigre zoppa , di quella sua, al ranocchio , Mowgli , chiamato così da mamma lupa , dieci anni prima ! ….

Così Mowgli , correndo forte si slanciò giù tra i cespugli , non prima di aver salutato mamma lupa , e verso il torrente in fondo alla valle , si fermò , udendo il rumore del branco a caccia . Ascoltò il gemito di un Sambhur inseguito e profondi maligni ululati dei giovani lupi che incitavano il vecchio lupo Akela a prendere la preda….

“Largo al capo branco . Salta Akela ! Salta ! “ …Il lupo solitario dovette saltare ma fallì il colpo . Mowgli udì lo scatto dei denti a vuoto e subito dopo un gemito del cervo che respingeva il vecchio Akela con le zampe anteriori . Akela aveva fallito la sua preda e nella legge del branco , questo voleva dire la sua deposizione…

Mowgli con il cuore in gola corse veloce fino al villaggio dei contadini “ Domani è un giorno che avrà lo stesso significato per Akela e per me ! “

Osservò dalla finestra il nostro ranocchietto , una donna mettere nel focolare delle zolle di carbone per alimentare il fuoco , tutta la notte . Al mattino il figlio della donna portò fuori di casa una cesta ricoperta all’interno di argilla , con il fiore rosso e…” Aaah !!! “ Urlò il ragazzo a vedere Mowgli faccia a faccia , fece cadere la cesta e il nostro amico , rapido come un falco , la portò via .

…Già , Già , ricordo proprio bene come andò e che i lupi giovani volevano uccidere sia Akela che Mowgli , accecati di odio , cercando per tutta la notte su e giù per le colline il ragazzo . Per un’intera giornata Mowgli alimentò il fuoco con rami secchi ed al calar del sole , tutti del Popolo Libero , erano alla Rupe del Consiglio . Akela sdraiato a fianco della sua Rupe , i giovani lupi incitati all’odio da Shere Khan , si muovevano continuamente e Bagheera vicino a Mowgli con il fiore rosso tra le ginocchia .

E Mowgli cominciò a parlare “Popolo Libero , è un figlio di cane che comanda il branco , adesso ? Che ha a che fare una tigre con il nostro comando ? “

A gran voce i giovani lupi volevano che Mowgli andasse via , altri che continuasse a parlare..Akela alzò stancamente la testa e disse “ Per molte stagioni vi ho guidato alla caccia ed in tutto il mio tempo non uno solo è caduto in trappola o è rimasto colpito a morte . Ora ho mancato la mia preda , un giovane daino fresco di forze che mi portaste astutamente di fronte . Chi viene avanti per finire il lupo solitario , uno alla volta , secondo la legge della giungla ? “….cari ragazzi , ci fu un lungo silenzio , ed io ero lì , e non potevo credere ai miei occhi e alle mie orecchie . Non un solo lupo se la sentiva di combattere a morte contro Akela . Allora Shere Khan ruggì e a gran voce tuonò “ Sono stanco di questa pazzia di un uomo lupo ! Questo vecchio lupo è destinato fatalmente alla morte ! Datemi il cucciolo d’uomo ! “ ….e più di metà branco ululò “ Che torni fra i suoi simili ! “

Shere Khan “ No, datelo a me ! Se tornerà dai suoi simili , ce li manderà contro ! “

Akela “ Ha mangiato il nosrto cibo , ha dormito al nostro fianco , ha cacciato con noi e non ha mai infranto una sola legge della giungla . E’ nostro fralello in tutto , fuorchè nel sangue . Ho vissuto troppo a lungo , è certo che la mia vita è breve . E per l’onore del branco , di Bagheera che cacciò un toro e ve lo offrì per lui , 10 anni fa , io , Akela , prometto che se lo lasciate in vita , morirò senza combattere e questo risparmierà al branco almeno 3 vite . “

Bagheera disse a Mowgli che era giunto il momento di battersi , il giovane ragazzo si alzò in piedi con il vaso del fiore rosso fra le mani e furioso e pieno di dolore disse “Questa notte mi avete detto tante volte che sono un uomo e in verità avrei desiderato essere un lupo insieme a voi , fino al termine della mia vita . Perciò non vi chiamerò più miei fratelli, ma cani , come vi chiamerebbero gli uomini “

Mowgli scagliò a terra il vaso di fuoco ed alcuni ciuffi d’erba secca presero fuoco, mentre tutto il consiglio si ritraeva terrorizzato .

Mowgli “ Io, l’uomo , ho portato fra voi un po’ di quel fiore rosso che voi cani temete . “

Ed ecco che il ragazzo fece roteare un ramo secco ardente sulla sua testa in mezzo ai lupi .

Nella luce del ramo fiammeggiante Mowgli stava ritto con la lunga capigliatura nera “ Vedo che siete dei cani e ora vado via da voi e torno al mio popolo , devo dimenticare il vostro linguaggio e la vita passata con voi . Voglio essere più generoso di voi e promettervi che quando sarò un uomo, in mezzo agli uomini , non vi tradirò . Non voglio guerra fra noi e il branco . Ma prima di andarmene..”

Il giovane uomo andò verso Shere Khan che se ne stava inebetito e accovacciato per la paura delle fiamme , gli afferrò il ciuffo di pelo sotto il mento e gli urlò “ In piedi , cane !Se non vuoi che ti dia fuoco alla pelliccia ! “

Il ramo fiammeggiante era così vicino al muso della tigre , che chiuse gli occhi , le orecchie erano appoggiate all’indietro . Mowgli colpì ripetutamente la tigre sul testone con il ramo “ Gatto abbrustolito della giungla , vattene adesso ! Ricordati che la prossima volta che verrò a questa rupe , da uomo , porterò la tua pelliccia . Per il resto Akela sarà d’ora in poi , libero di andare a vivere come e dove gli piacerà . Voi non gli farete alcun male perchè così voglio ! E ora via !

Il fuoco ardeva in cima al ramo e Mowgli colpì a destra e a sinistra attorno al cerchio ed i lupi scapparono via ululando , mentre le scintille bruciacchiavano il loro pelo . E fu allora che il giovane coraggioso cominciò a sentire qualcosa dentro di se , che gli faceva male , come non aveva mai provato in vita sua . Prese fiato , singhiozzò e le lacrime cominciarono a scendergli giù per il viso .

“Cosa mi sta succedendo ? Sto per morire , amico mio ? “ Mowgli . E Bagheera “ No no fratellino , lasciale cadere, sono soltanto lacrime .”

Mowgli allora si sedette a pensare . Sentiva come se il suo cuore si dovesse spezzare . Io , Oo la tartaruga , ero lì accanto a lui , stavo vedendo piangere la leggenda umana della giungla .

“ Ora andrò dagli uomini , ma prima debbo dire addio a mia madre “ Mowgli si avviò verso la tana . Abbracciandola , bagnò il pelo della sua mamma lupa , con le sue lacrime e fece promettere ai fratellini di non dimenticarlo .

Fratel Bigio “ Vieni ai piedi della collina e noi scenderemo a parlare con te e di notte giocheremo con te nelle terre arate !

“ Torna presto, mio ranocchietto giudizioso , perchè tua madre ed io siamo vecchi “. Disse babbo lupo . “Torna presto perchè credimi , figlio dell’uomo , ti ho amato più di quanto abbia amato i miei cuccioli “ Disse mamma lupa .

L’alba spuntava appena , quando Mowgli scese giù dalla collina , da solo , per andare incontro a quegli essei misteriosi che si chiamano uomini .

LUPI!

vostra t.r.

PRONTI, PARTENZA…VIA!

Che dire? Un altro anno scout è iniziato e per essere avventuroso, oltre che meraviglioso, ha avuto certamente bisogno di cambiamenti.

E’ difficile immaginare il proprio reparto senza l’amato quarto anno, senza i piu “maturi”, i più robusti e i più esperti ma sono sicura che col nostro ricordo nel cuore riusciranno a dare il meglio in questo loro continuo percorso pieno di esperienze.

Quanti vanno via e quanti ne arrivano!

Interagire per i più piccoli è sempre una grande sfida. Ricordo quanta paura avessi al mio primo anno di non riuscire a stare con tutti ma i più grandi mi hanno accettata senza problemi. Proprio per questo, metto tutto il mio impegno nel dare ai nuovi la stessa accoglienza che è stata data a me.

Per i primini, nei limiti del possibile, il lavoro è sempre più duro e il compito di un capo o vice caposquadriglia è quello di dimostrarsi empatico e di capire quanto li si possa mettere alla prova, perchè ognuno è diverso e, con suoi pro e con suoi contro, va ammirato.

Per quanto riguarda la mia esperienza,ho cambiato squadriglia tre volte e, anche se è stato difficile capire il mio ruolo all’interno di ognuna, mi ha aiutata a non stare solo con quelle cinque o sei persone e a superare la mia timidezza per aprirmi un po’ con tutti.

Quest’anno sono vicecaposquadriglia e non so cosa aspettarmi, semplicemente vorrei fosse un anno da ricordare, come d’altronde tutti quelli che ho passato in nove anni di vita scout.

ALICE LUNARDI

-Reparto Orione-orrr

I passaggi nei Tiko

Ciao, sono Luca dei Tiko e voglio raccontare come quest’anno ho vissuto le giornate dei passaggi.

Per me quest’anno i passaggi sono iniziati una settimana prima rispetto ai miei compagni di branco perché sono stato Keo per le code nere della colonia Stella Azzurra. Questa esperienza mi è piaciuta perché mi ha riportato alla mente quando anc’io sono stato coda nera e ho conosciuto il mio Keo che mi ha poi accompagnato nei Tiko.

Per noi Tiko quest’anno la giornata dei passaggi ha portato anche dei momenti di tristezza perchè i nostri capi Akela, Bagheera, Fratel Bigio e Kaa avrebbero concluso il loro servizio come capi, mentre Mamma Raksha sarebbe passata a fare il suo servizio per i castorini.

Il sabato sera abbiamo accolto con gioia due nuovi fratellini.

Domenica sono stato triste perché hanno dovuto lasciare il branco alcune persone a cui ero affezionato, ma allo stesso tempo ero felice per loro perché avrebbero vissuto nuove avventure con il reparto.

Nel pomeriggio abbiamo assistito a un epico scontro tra il vecchio Akela e lo sfidante, al termine del quale i Tiko hanno avuto un nuovo Akela:

BENVENUTO LUCA!!!

La giornata si è conclusa con un raduno di moltissimi ex Tiko per augurare un “Buona Caccia” al nostro “vecchio” Akela Fabrizio e ringraziarlo per quanto fatto per noi nei suoi anni di servizio.

Concludo con un grande CIAO a quelli che son passati in reparto, BENVENUTI a quelli che sono entrati e un grandissimo GRAZIE a tutti i capi, vecchi e nuovi.

… e come diciamo sempre noi Tiko

NEL CUORE PER SEMPRE TIKONDEROGA!!!

Buona caccia

Luca

Conoscersi è importante

Tutti almeno una volta nella vita, abbiamo dovuto parlare di noi, delle nostre caratteristiche e del nostro comportamento; e quando lo abbiamo fatto, ci siamo in parte chiesti: “Ma io chi sono?”. Sì, insomma, non ci conosciamo a pieno perché non sempre si è chi si crede di essere.

Riguardo ciò, al campo estivo, durante la catechesi abbiamo parlato molto di noi con confronti tra i vangeli e la nostra vita o semplicemente esprimendosi in reparto.

In particolare, ricordo una sera nella quale, davanti al fuoco ed il suo intenso calore, i capi ci hanno fatto dire un nostro lato positivo ed uno negativo.

A turno ognuno ha parlato. Lì, ho conosciuto lati di persone che credevo di conoscere, che ho scoperto poi conoscevo solo la copertina del libro che noi siamo, solo l’esterno.

Poi, i capi ci hanno lasciato tutto il tempo che volevamo per parlare con qualcuno per ringraziarlo o scusarsi per qualche nostro errore, o semplicemente parlare di noi; oppure potevamo andare a dormire.

In effetti, se ci pensiamo bene tra una faccenda e l’altra non si ha mai il tempo per parlare di noi, e mai ci verrebbe in mente di farlo con chi magari non parliamo molto.

Ci siamo sparsi per il campo e si sentivano quelle sottili voci tremolante e pianti nella fredda notte di montagna.

Io ho parlato subito con la mia squadriglia, poi mano a mano ho parlato con tutto il reparto (escluse le persone che sono andate a dormire). Lì, ho scoperto DAVVERO chi sono le persone che credevo di conoscere, ed ho scoperto chi siamo: in fondo noi, siamo noi. Nessuna risposta più facile, nessuna risposta più difficile che dire “NOI”.

Ringrazio tutto il reparto per avermi in parte aiutata a conoscermi, e in particolare ringrazio i capi per organizzare sempre attività per aiutarci durante la nostra adolescenza, per parlare di noi nonostante la vergogna e la paura del giudizio altrui.

Grazie.

Giada Locarno – Reparto Orione

Aria di novità

I passaggi quest’anno li hanno fatti al parco dell’Alto Milanese, ed è stato emozionante, perchè sono arrivati tre nuovi lupetti che sono passati sotto un telo lungo.

Il giorno dopo sono passati i CDA: io ho dovuto portare una mia amica sul ponte di legno. E’ stato molto bello! L’anno prossimo tocca a me e agli altri della mia età perché quest’anno sono CDA anche io.

Ritornando ai passaggi, poi ci sono stati i passaggi dei reparti.

Dopo di questo abbiamo mangiato, giocato e alle 15.00 circa siamo andati a messa.

Al termine siamo andati a fare il quadrato con tutti gli urli, ecc, poi abbiamo mangiato le torte e alla fine siamo andati tutti a casa.

Layla Toso – Branco Albero del Dhak