Busto Arsizio 5 gennaio 2018
Primo giorno:
Martedì 2 gennaio 2018, il Reparto pegaso si è ritrovato nella propria sede scout (Busto Arsizio) per iniziare il campo invernale, si incamminarono verso la stazione e presero il treno. Una volta scesi (a Lonate Pozzolo), si sono incamminati, verso il posto dove hanno svolto… e dopo una lunghissima camminata (esattamente 3.6km h3:30 di cammino), arrivarono alla casa scout di Oleggio, erano tutti stravolti, quindi mangiarono i panini che ognuno si era portato da casa, focaccia e pizza offerti da genitori e da qualcuno di loro, deposero gli zaini e si prepararono per la prima attività del campo:
Visto che il tema era Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda, bisognava creare uno scudo di squadriglia e praticamente tutte fecero uno scudo simile a quelli che usavano gli antichi romani tranne gli Albatros che sono rimasti “fedeli” al proprio stemma e quindi presentarono al reparto uno scudo a forma del loro simbolo. Alla fine del gioco dopo essersi riposati un po’ si sono recati in refettorio per cenare. Poi in una sala hanno festeggiato insieme a dei fedeli di Re Artù facendo dei giochi molto belli. A fine giochi erano tutti molto stanchi e sono andati a dormire.
Secondo giorno:
Il secondo giorno si apre con la sveglia alle 8:00 poi seguita dalla colazione e dall’issa bandiera (effettuata dagli albatros; i migliori). E si va ai giochi organizzati dai capi squadriglia (anche questi molto belli).
Il primo era la classica corsa dei sacchi, il secondo scherma (non quella reale) che consisteva nel bucare il foglio di carta velina con un bastoncino di legno, nel terzo gioco, la lotta dei cavalli uno doveva stare sopra un proprio compagno di squadriglia che doveva stare in ginocchio, infine il quarto gioco, la “battaglia rap” in cui ogni squadriglia doveva scrivere una piccola canzone con tre parole medievali date da un capo. Finiti i giochi sono andati tutti a mangiare. Dopo la siesta il capo squadriglia degli albatros ha organizzato due attività: la prima era un percorso dove per prima cosa si doveva dare due pugni e un calcio a Re Artù (senza colpirlo ovviamente), poi bisognava arrampicarsi su un albero, toccare un fazzolettone, saltare giù, lanciare un picchetto e beccare il foglio di carta velina, poi bisognava fare un percorso camminando su dei sassi senza toccare terra e fare uno scatto verso la propria squadriglia, nel secondo gioco due squadriglieri dovevano cercarne uno di un’altra squadriglia in mezzo al cerchio. Finito tutto hanno fatto un’attività di catechesi e una volta finita, si sono recati in refettorio per mangiare. Una volta finito arriva il gioco serale che consisteva nel procurare le spade per sfidare il drago che aveva rapito Re Artù e funzionava così: ogni squadriglia doveva andare dalla strega che dava indicazioni per andare dal minatore che a sua volta tramite una prova dava le indicazioni per andare dalla persona che faceva una piccola spada e dopo bisognava guadagnare dieci punti onore giocando alla lotta dei pollici contro le altre squadriglie e andare dalla ninfa azzurrina che consegnava la vera spada che serviva per sfidare il drago. Dopo hanno vegliato tutti insieme e alla fine quelli del primo anno si sono fermati tutti insieme e degli ex capi gli hanno offerto un morso a testa di panino con dentro l’nduja (alla fine i maschi sono stati sfamati). Poi siamo andati tutti a dormire.
Terzo giorno:
Terzo giorno che incomincia con la colazione seguita dal giocone finale che consisteva nel salvare Re Artù, in pratica dovevano risolvere una specie di anagramma con delle lettere scritte a caso su un cartoncino giallo e da lì dovevano trovare le indicazioni per trovare il drago e liberare il re. Finito il gioco sono andati a mangiare, poi di pomeriggio hanno svolto il consiglio della legge in cui tutti presentano le proprie mete e impegni, durò quasi cinque ore. Una volta terminato andarono tutti a cenare. E poi arriva il momento più importante per i primini, ovvero pronunciare la promessa e alcuni leggi scout per guadagnarsi il vero fazzolettone (quello blu e viola). Dopo sono andati tutti a dormire.
Quarto e ultimo giorno:
L’ultimo giorno il reparto si svegliò molto prima rispetto agli altri giorni (esattamente alle 6:00), perché dovevano sistemare gli zaini e caricarli nel furgone di un loro capo, pulire la casa e fare colazione. Una volta fatto tutto questo sono partiti, hanno preso il pullman fino al Terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa, hanno preso il treno, sono scesi a Busto Arsizio e a piedi sono tornati in sede e hanno terminato qui il loro campo invernale.
-Alessandro Branda,
squadriglia Albatros