“L’Uomo torna all’Uomo!
Grida la notizia per tutta la giungla!
Chi fu nostro fratello ora se ne va.
Ascolta tu, popolo della giungla:
Chi potrà trattenerlo?”
“Le stelle si fanno più rare”, disse Fratel Bigio, fiutando il vento dell’alba. “Dove faremo la nostra tana oggi? Perché d’ora in poi seguiremo nuove tracce”.
Eh sì, quante volte queste ultime parole piene e cariche di dolcezza e gioia hanno accompagnato le ultime zampate nella giungla di innumerevoli fratellini e sorelline che, ormai ben oltre il color del tasso, si sarebbero apprestati da lì a poco ad avviarsi verso il villaggio degli uomini mentre da lontano si udiva risuonare l’ultimo buona caccia; quante volte queste parole sono risuonate nel cuore di vecchi lupi, nel cuore della notte, al pensiero che quell’ultima frase sottintendeva la conclusione annuale, ciclica e ripetitiva, di un cammino di un’intera comunità fatto di gioco, crescita, condivisione. Quante volte al pensiero di quelle parole ci è venuta in mente l’infinita saggezza della giungla che ci ricorda come ci sia un tempo per ogni cosa o, per dirla alla Kaa “una volta liberatici della vecchia pelle non possiamo tornare di nuovo a penetrarvi. È la legge”. Ed è così che arriva il momento del cambiamento, del rinnovamento, del fiutare nuove prede mentre si guardano indietro i profondi e polverosi solchi che si sono lasciati nella giungla.
Oggi tocca a me scrivere queste ultime righe, sul glorioso e storico giornalino di gruppo, ripensando al cammino fatto da quando, lupetto, varcai la porta della vecchia sede di via Magenta fino ad essere chiamato dalla Comunità Capi a ricoprire il ruolo di capogruppo. Quindi, mi perdonerete se userò queste poche righe per fare qualche ringraziamento sparso.
Se guardo indietro il mio cammino da educando ci sarebbero un sacco di cose da raccontare ma penso che siano tre i momenti fondamentali per ognuno: LA promessa, l’odore di quel fuoco ed il momento della partenza. Grazie, in primo luogo, a chi mi ha fatto avvicinare per la prima volta allo scautismo e a tutti coloro che con il proprio esempio mi hanno fatto crescere. In secondo luogo, da adulto chiamato capo alias, ex Bagheera, ex Hathi, ex Akela grazie ad ogni compagno di tana con cui ho condiviso lunghe e faticose cacce. A tutti voi gozzo pieno e sonno profondo! Ricordatevi che la relazione educativa si basa sul donarsi incondizionatamente senza se e senza ma. Da Capogruppo a termine mandato vorrei rivolgermi a tutta la fantastica e meravigliosa comunità capi. Cara Co. Ca. quante ne abbiamo vissute, quante serate e nottate a progettare, a confrontarsi, a gettare il cuore oltre l’ostacolo per i ragazzi che ci sono affidati. Grazie per essere stata luogo vivo e vero di cambiamento, grazie per ogni parola, sguardo ed attenzione che hai saputo mettere in ogni circostanza consapevole che la strada si apre solo camminando e che a volte arrivare in cima ad un sentiero può risultare difficile poiché il sentiero è impervio, scosceso, pieno di insidie ma una volta arrivati in cima si aprono panorami inaspettati e si sposta l’orizzonte sempre più avanti. A voi tutti il coraggio e la consapevolezza di essere veri testimoni, adulti consapevoli e responsabili per i ragazzi che ci sono affidati. Ricordati cara Co. Ca. che vali molto (alias siamo fighi) ogni tanto ricordatelo. Non avrei potuto svolgere il mio servizio senza di voi. I capigruppo sapranno custodire la Co. Ca. ed averne cura. Che il favore della giungla vi accompagni! Grazie a tutti coloro che in questi anni hanno svolto e continuano a svolgere un lavoro prezioso, quotidiano a sostegno del gruppo. Grazie a tutte le persone del gruppo genitori che ho avuto l’onore di incontrare durante questi anni. Grazie di aver concesso al gruppo la vostra fiducia.
“Buona Caccia sulla nuova pista, o Signore della Giungla! Ricorda che Bagheera ti ha voluto bene”… “l’uomo torna all’uomo”.
Corvo stravagante