È di nuovo route

CLAN KYPSELE

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Il 7 luglio in riunione abbiamo deciso di metterci in gioco e organizzare la Route. Abbiamo deciso di salire in montagna all’Alpe Biuse in Piemonte. Perciò, il 1° agosto, dopo un lieve problema tecnico con la sveglia di una scolta, verso le sette siamo saliti sul pullman che ci ha portato a Cavaglio e, dopo aver camminato sette lunghe ore, siamo arrivati a destinazione carichi per questa nuova esperienza. Eravamo molto emozionati e gasati perciò ci siamo messi subito all’opera facendo una bellissima serata di cucina trappeur. Durante la giornata, mentre salivamo, avevamo un obiettivo: dovevamo tenere conto di una persona del clan scelta dalla sorte e aiutarlo/a nel momento del bisogno.
Il giorno dopo ci siamo svegliati e abbiamo fatto colazione tutti assieme. La pattuglia giochini ci ha deliziato facendoci fare una prova di “mister Kypsele”: cantare una canzone. Ci siamo cimentati in “Stand by me” (lo so che l’hai appena cantata!). Dopo con tantissima emozione e serietà, ci siamo dedicati ai nostri punti della strada: è stato un momento molto serio e importante perché si tratta del nostro cammino dentro il clan e nella vita. Il poterne parlare con i propri compagni di clan, averne un riscontro e dell’aiuto per raggiungere determinati obiettivi è importantissimo. Dopo aver pranzato abbiamo fatto una revisione della carta di clan spiegandone i valori importanti che ogni rover e scolta deve avere sempre nella propria testa. Per farne capire l’importanza ai novizi come tecnica abbiamo usato il dover rappresentare fisicamente il significato di ogni punto della carta di clan. È stato un momento molto bello, utile e importante perché oltre a far capire ai novizi il vero significato “aiuta anche il clan a seguire la retta via”.
Più tardi, abbiamo fatto un’attività riguardante “il proprio centro”, cioè praticamente bisognava scrivere su un foglio per ogni componente del clan un suo pregio o un suo difetto e dopo ognuno di noi con il proprio foglio doveva capire quali secondo lui sono gli aggettivi che “sono in superficie”, che si notano subito, e quelli invece che sono più nel mezzo, cioè che in pochi gli notano. Nel centro bisognava aggiungere l’aggettivo che ci rispecchia. È stata un’attività molto bella che mi ha fatto riflettere molto su di me i sui miei difetti, sul modo per migliorarli e progredire.
Un’altra attività da raccontarvi è questa: era a tema zombie e io con la mia pattuglia abbiamo ricreato un fantoccio che era così realistico che i giocatori si sono spaventati convinti che fosse una persona vera! In quel momento ero entusiasta al massimo.

I giorni sono passati in fretta, ma prima di tornare Kikko, Zio Malak, Sara, Don Claudio, ci hanno annunciato che non faranno più parte della nostra comunità. Eravamo tutti in lacrime e, fidatevi, mentre sto scrivendo queste righe lo sono ancora. Io e il Clan ci teniamo a ringraziarvi perché siete i pilastri del clan e sarà dura andare avanti senza di voi. Per questo vi ringraziamo dal profondo dei nostri cuori augurandovi “buona strada”!

Civetta perseverante