REPARTO PERSEO
Penso che lo scoutismo ci prepari ad abituarci a non avere una vita statica e ci aiuta ad affrontare al meglio i cambiamenti, i quali sono parte integrante del percorso scoutistico di ognuno di noi. Ogni anno si assume una posizione diversa e sempre più rilevante all’interno dell’unità di appartenenza, ogni anno vediamo andar via persone con le quali abbiamo condiviso importanti esperienze per anni e ci prepariamo ad accogliere volti nuovi con i quali sappiamo che condivideremo forti e nuove emozioni. Per quanto possa essere difficile ci riusciamo ogni volta e quest’anno, nonostante tutto, non saremo da meno. Durante la quarantena ci siamo dovuti reinventare, provare a continuare a fare attività tramite la tecnologia e fa strano pensare a come quanto ciò che prima era un oggetto del quale non ne era nemmeno concessa l’accensione in attività, sia diventato, in quel periodo, l’unico metodo che ci permetteva di restare in contatto e per continuare, per quanto possibile, a svolgere le attività.
Mi trovo a scrivere questo articolo alla fine di un percorso durato quattro anni e durante il quale ci sono state più occasioni nel quale è stato necessario “ri-cominciare”. Due anni fa abbiamo affrontato l’unione di due reparti e ci sembrava un ostacolo insormontabile e otto più grande di noi. Ricordo ancora la tristezza e la fatica nell’accettare il fatto che bisognava rimettersi tutti in gioco e creare un Reparto da zero assieme a persone che non conoscevamo. Ricordo ancora meglio, però, la soddisfazione nel vederci al campo di Natale uniti e come se fossimo un Reparto già creato da tempo e questa, secondo me, è stata la dimostrazione che insieme e con le persone giuste dover “ri-cominciare” sia solo una cosa positiva e spronante.
Iniziare un percorso nuovo o affrontare un cambiamento fa paura, iniziamo a metterci in dubbio, ci chiediamo se saremo all’altezza della novità, arriva la paura di non riuscire a rispettare le aspettative o che quello che c’è dall’altra parte non faccia per noi. Tutto ciò lo capisco, le sicurezze pian piano svaniscono e ciò ci destabilizza ma penso che dalle novità si creino delle consapevolezze nuove che ci fanno crescere, maturare e che ci plasmano.
Spero che questa strana ripartenza avverrà con la voglia di rimettersi in gioco, di riscoprirsi pian piano e tutti assieme anche se a un metro di distanza e con le dovute accortezze.
Buona fortuna e Buona strada,
Quokka empatico
Sofia Pendin