Il 4 ottobre 1987 molti giornali in tutto il mondo portano la fotografia di un giovane in divisa scout. Quel giorno infatti Giovanni Paolo II lo colloca nell’elenco dei Beati. Da quel giorno nelle chiese si possono fare altari dedicati a lui, come si fanno a S. Francesco o a S. Antonio.
Chi era questo capo squadriglia? Si chiamava Marcel Callo ed era francese: fece la sua promessa nel 1934 ed era molto fiero di essere scout. Nello stesso anno Marcel cominciò a lavorare come apprendista tipografo e nel 1936 diventò capo della squadriglia Pantere, che era composta di ragazzi lavoratori come lui.
Marcel è un ragazzo che mantiene la sua Promessa scout e cerca di lasciare il mondo un po’ migliore di come lo ha trovato, impegnandosi anche nella Gioventù operaia cattolica (JOC), in cui passò allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Nel 1943 Marcel riceve l’ordine di andare a lavorare in Germania, lui ci va seguendo le indicazioni del suo vescovo, perché bisognava tenere alto il morale di tanti ragazzi lavoratori. Per lui si tratta di aiutare il prossimo in una circostanza precisa. Nel primo periodo in terra tedesca si dà da fare per trovare una cappella e far celebrare Messe in francese per i francesi. Anima liturgie, commenta le letture, dirige i canti. Poi organizza un coro, una squadra di calcio, un piccolo gruppo teatrale e alcune sezioni della Joc che visitano i malati e distribuiscono medicine.
Ma malgrado le precauzioni prese, il 19aprile 1944 Marcel e altri 11 vengono arrestati. L’accusa? “Viel Zu Katholsch” (troppo cattolici); viene condannato ed inviato nel lager di Mauthausen, dove muore il 19 marzo 1945.