Gli scouts, come tutti i movimenti giovanili, sono insofferenti alle celebrazioni, guardano avanti; ma ogni tanto, come quando si va in montagna, ci si volge indietro a guardare il sentiero percorso.
Questa volta è un sentiero lungo cento anni.
Lo scautismo è stato ideato da un generale inglese ma venendo da una cultura anglicana, pur essendo permeato da una grande spiritualità, non fu subito accettato negli ambienti cattolici; solo alcuni anni dopo la prima esperienza del 1907, fu accettato prima in Francia e Belgio e infine in Italia; l’ASCI (associazione scautistica cattolica italiana) fu fondata nel 1916, quando un’altra associazione, il Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani, aconfessionale, già era operante.
La stessa sequenza si svolse a Busto; nel 1915 iniziò l’attività un gruppo (Reparto di esploratori) associato al CNGEI e nel 1917 nacque un secondo reparto affiliato all’ASCI.
Nel 1928, quando il regime fascista emanò una legge che aboliva le attività scaut per favorire l’Opera Nazionale Balilla e l’ASCI la prevenne invitando i gruppi esistenti ad autosospendersi, gli scouts cattolici erano già più di ventimila.
Dopo la Liberazione l’ASCI rifiorì e anche a Busto, addirittura sul finire del 1944, grazie ad un prete coraggioso (don Romano Cesana) e ad alcuni ragazzi tra i quali un certo GianPiero Rossi (poi divenuto sindaco e senatore) fiamme e guidoni ripresero a sventolare liberamente. Con fasi alterne e non poche difficoltà, il cammino degli scouts continuò e raccolse sempre più adesioni e consensi; iniziò l’attività femminile un gruppo dell’AGI (associazione guide italiane) che nel 1974 si fuse con l’ASCI fondando l’attuale AGESCI. Al gruppo Busto A.1 (attestato in centro) si aggiunse il Busto A.3 (che divenne uno dei più numerosi d’Italia) e infine il Busto A.5 attestato a Brughetto/PIME; si formò anche un gruppo di adulti scaut con un proprio progetto formativo ispirato al modello giovanile, il MASCI.
Il ripensare a quanta “strada” (uno dei termini evocativi che lo scautismo usa per significare il progresso educativo delle persone) è stata fatta, val bene una festa e una celebrazione; se oggi a Busto gli scout, ragazzi e adulti, sono circa seicento, sono migliaia quelli che dal ’45 ad oggi hanno vestito l’uniforme prima kaki e poi azzurra e hanno portato al collo i variopinti fazzolettoni con i colori dei gruppi; molti di essi hanno occupato e occupano posti di responsabilità nella società civile e nella chiesa; e si considerino pure le centinaia di solide famiglie nate all’interno del movimento o ad esso partecipanti attraverso i figli.
I giovani di ogni età guardano avanti e non stanno fermi; il logo di questo centenario rappresenta i fazzoletti dei tre gruppi AGESCI e del MASCI che si incastrano (a significare la fratellanza scaut) ma disegnano anche le palette di una girandola rossa a significare il dinamismo delle attività di ieri e di domani; il fiore al centro contiene i simboli delle associazioni presenti e passate.
Un impegno di responsabilità e di coraggio che gli scouts vogliono pubblicamente rinnovare e manifestare alla città all’alba del secondo secolo di attività, nel giorno in cui tutti gli scouts e guide del mondo ricordano il loro fondatore Robert Baden-Powell e la moglie Olave, capo mondiale delle girl-scout, nati nello stesso giorno.
Altri eventi sono programmati; a maggio la dedicazione di una via cittadina agli scouts che continuarono le attività clandestinamente durante il periodo della proibizione fascista e un concerto di vecchie canzoni scaut; in giugno giochi in città per e con tutti i ragazzi; in settembre un evento culturale e a dicembre la presentazione di un libro sulla storia del “secolo scout” a Busto Arsizio.
Un anno ricco di momenti per stare insieme e ricordare i 100 anni di scoutismo a Busto:
Domenica 26 febbraio ore 14.00: B.P. Day – Giornata del Pensiero
Rinnovo della Promessa per tutti gli scout di Busto Arsizio (evento in Piazza San Giovanni) e a seguire alle ore 16.00: Santa Messa a San Michele
Giovedì 4 maggio ore 21.00: Processione Madonna degli Scout (evento inserito nella manifestazione per il 500esimo anniversario della posa della prima pietra del santuario di santa Maria in accordo con Monsignor Severino Pagani)
Sabato 27 maggio: Intitolazione della via di fronte all’ingresso della sede del Gruppo Busto Arsizio 3 alle “Aquile Randagie- scout disobbedienti per amore della libertà” con apposizione di Pietra Viva
Sabato 27 maggio: Concerto dei Ragazzi della Giungla Silente
Sabato 10 e domenica 11 giugno: Vita scout nelle piazze e nei parchi di Busto Arsizio
L’anno del centenario non finisce a giugno! Abbiamo infatti ancora in cantiere:
Museo dello Scoutismo
Eventi culturali rivolti a tutta la cittadinanza
Presentazione del libro di Marco Torretta sullo scoutismo
Per aggiornamenti sulle manifestazioni: www.unsecoloscout.it