Ciao sono un C.D.A. dei Lupi della Brughiera e vi voglio raccontare la mia esperienza del campo che ho fatto a gennaio.
Dopo un lungo viaggio in treno siamo arrivati a Domodossola e abbiamo preso un pullman che ci ha portati a Macugnaga.
Arrivati lì ci siamo sistemati, dopodiché abbiamo costruito con le nostre mani dei fantastici slittini in legno e subito dopo tutti a messa!
L’indomani ci siamo alzati di buon’ora e dopo una nutriente colazione ci siamo vestiti con l’equipaggiamento da neve e via pronti per partire.
Arrivati in vetta siamo scesi con i nostri slittini e le palette ma purtroppo dopo un po’ è arrivata anche la sfortuna a farci compagnia: i nostri bellissimi slittini si sono rotti! Da buoni scout non ci siamo fatti cogliere di sorpresa e non ci siamo demoralizzati; avevamo la soluzione: dei resistenti sacchi della spazzatura da usare come slitte.
Dopo un’oretta abbondante ci siamo rimessi in marcia e, dopo aver camminato per un po’, è arrivata l’ora di pranzo. Abbiamo mangiato con un meraviglioso panorama del Monte Rosa a farci da sfondo. Sulla strada del ritorno abbiamo anche mangiato il dolce: delle stalattiti di ghiaccio.
Il giorno seguente un’altra avventura: la pista di pattinaggio! All’inizio eravamo sempre tutti per terra, poi abbiamo iniziato a fare il giro tondo e infine tutti veloci come il supereroe Flash.
Anzi meglio.
Ma le cose belle durano sempre troppo poco… giusto il tempo di sistemare tutto e mangiare qualcosa ed era già ora di salutare Macugnaga.
Tutti cotti come delle pere siamo saliti sul pullman e ci siamo addormentati sognando quei bellissimi momenti che avevamo trascorso al campo.
Domenico
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Il venditore perfetto
Ciao sono Diego e vorrei raccontarvi di una nostra caccia divertente. Era una domenica di gennaio soleggiata e calda ed i genitori ci hanno portato alla chiesa di San Michele di Busto Arsizio.
Purtroppo non eravamo in molti ma i capi Scout ci hanno comunque divisi in due gruppi i quali avrebbero assistito a due messe diverse.
La parte più bella della giornata è stata quando abbiamo venduto torte, pasticcini e altri dolci squisiti. Mi è piaciuto soprattutto perché abbiamo corso in giro chiedendo alla gente di comprare i nostri prodotti. Abbiamo addirittura provato a vendere alla pasticceria di fronte, ma naturalmente senza successo.
Io ho provato ad imitare i venditori di cocco sulla spiaggia e dicevo a voce più alta: “torte, torte a basso prezzo, torte a 10 euro”. Quando Akela ci ha avvisati che sarebbe iniziata la prima messa ho cominciato a chiedere alle persone che entravano in chiesa ma in un secondo momento mi è venuto il dubbio che fosse un errore chiedere alle persone che si stavano preparando alla funzione.
Al finire della seconda messa siamo andati in sede per pranzare, poi abbiamo ascoltato due progetti per delle specialità e infine è stato un piacere andare a casa per raccontare la giornata a mamma e papà.
Diego
Lettera al Papa
Caro Papa Francesco,
sono una Lupetta del Branco Lupi della Brughiera del Gruppo Busto Arsizio 3 dell’AGESCI.
Sono molto contenta di essere venuta a trovarti anche perché ero l’unica della famiglia che non era mai stata a Roma.
Il viaggio è stato molto lungo, ma divertente.
Visto che alla mattina dovevamo prendere il pullman prestissimo per andare in Stazione Centrale a Milano, abbiamo deciso di dormire nella nostra sede… stuoino e sacco a pelo, una vera cosa scout! Poi di volata sul pullman e via, in viaggio verso Roma sulla Freccia Rossa.
Il treno era molto comodo, ma non sono riuscita a chiudere occhio lo stesso, perché ero emozionatissima.
IL treno era pieno di scout provenienti da tutta la Lombardia: di treni speciali per noi scout, quel giorno ne sono arrivati tanti a Roma!
Appena scesa dal treno ho seguito un fiume di Scout che pian piano mi ha portato in Piazza San Pietro: che meraviglia! C’erano migliaia di Scout in pantaloncini corti e camicia azzurra, con i loro totem e il fazzolettone colorato al collo, che raccontava la loro provenienza.
Nonostante facesse molto caldo nessuno di noi ha mai tolto la camicia e questo sforzo è stato ampiamente ripagato perché dall’alto tutte quelle camicie sembravano un mare… un mare di Scout!
Io lo so, perché quel mare l’ho visto dall’alto, perché con i Lupetti e le Lupette del mio Branco ho avuto la fortuna e il privilegio di salire sopra il Colonnato del Bernini e di assistere da lì all’incontro con te.
Io ero sopra di te alla tua sinistra e tu stavi parlando proprio a me. Ero emozionatissima, non ci potevo credere!
Dopo questa bella mattinata la nostra attività è continuata e, dopo aver mangiato della buonissima focaccia romana bianca e rossa, siamo saliti sul Cupolone.
Pensa che anche se ero stanca sono riuscita ad arrivare fino in cima e ammirare il bellissimo panorama. Si vede tutta Roma da lì sopra: strade, case, statue, giardini e perfino il Colosseo!
Insomma caro Papa Francesco, se non l’hai capito mi sono divertita un sacco, soprattutto perché ho vissuto questa avventura insieme ai miei amici.
Giulia Baraldi
Ai Lupi della brughiera
Cari fratellini e sorelline,
quando leggerete questo breve articolo, Akela avrà ripreso il posto d’onore alla Rupe del Consiglio, un nuovo vecchio lupo sarà stato accolto, tanti nuovi cuccioli si saranno uniti ai Lupi della Brughiera e… il vostro Hathi avrà già lasciato il branco.
Le voci circolano in fretta nella Giungla eppure questa non era arrivata alle vostre orecchie e quindi vi avrà colto con un po’ di sorpresa. Perché Hathi se ne va? La Giungla è grande e il cucciolo è piccolo, non tutto si può spiegare ma potete star certi che la legge della Giungla non ordina mai nulla senza una ragione e noi, fratellini e sorelline, siamo davvero tutti sotto una stessa legge.
Ci sono molte piste nella Giungla, alcune di queste le scoprirete durante le mille avventurose cacce che vivrete con il branco. Altre piste, invece, si trasformano in sentieri che si snodano fuori dai confini della sempre vasta e misteriosa Giungla. Asia, Rebecca, Sabrina e Jacopo, hanno iniziato proprio oggi a percorrere uno di questi sentieri e anche Hathi è chiamato a seguirli.
Ecco, allora, vedete: questo non è un addio! Anche per voi, un giorno, arriverà il tempo di lasciare il branco per andare ad abitare nel villaggio degli uomini. Laggiù, forse, noi ci rivedremo!
Buona caccia a tutti coloro che rispettano la legge della Giungla!
Hathi, Lupi della Brughiera
Un pernotto molto divertente
Sabato 15 Novembre noi Lupi della brughiera ci siamo ritrovati in stazione a Busto Arsizio per andare a Dormelletto per una nuova avventura. Quando siamo arrivati in stazione a Dormelletto ci siamo fermati per venti minuti sotto la stazione, poi abbiamo incominciato ad incamminarci verso la nostra meta che era la casa scout di Dormelletto. Quando siamo arrivati eravamo bagnati fradici perché abbiamo camminato per trenta minuti sotto la pioggia.
Quando siamo entrati nella casa scout abbiamo incominciato a preparare i nostri sacchi a pelo sui nostri letti che ci avevano fatto scegliere. Dopo ci hanno fatto tirare fuori le nostre tazze per farci bere un the buonissimo. Poi ci hanno dato un foglio a forma di regalo dove dovevamo scrivere cosa ci piacerebbe fare. Io ho scritto “cucinare”, i miei capi mi hanno mandato in cucina perché in settimana mi avevano detto che al pernotto di Dormelletto avrei preparato la cena. Per cena avevo preparato la pasta con la salsiccia. Tutto il branco l’ha apprezzata. Dopo mangiato abbiamo fatto un programma chiamato “Lupi’s got talent” dove abbiamo fatto un sacco di giochi; alla fine del programma i capi ci hanno messo a letto perché era troppo tardi.
La mattina, dopo la colazione siamo andati a Messa nel santuario di Dormelletto. Appena tornati abbiamo incominciato a giocare tra di noi; successivamente sono andato in cucina a cucinare. Questo pernotto per me è indimenticabile.
Alessandro Branda
Rovi a Venegono Inferiore
Domenica 11 Gennaio ci siamo ritrovati alla stazione di Busto Arsizio Nord con destinazione Venegono Inferiore.
Giunti alla meta, e cioè al bellissimo seminario (accanto al museo di storia naturale) abbiamo avuto tempo per fare siesta e per esplorare un po’ il territorio.
Dopo pranzo è iniziata la vera e propria avventura: abbiamo fatto un’attività divisi per sestiglie.
Ogni sestiglia doveva affrontare 4 prove così divise:
- La prima consisteva nello scrivere delle parole nell’alfabeto morse e poi tradurle;
- la seconda era una domanda che ci chiedeva quanti daini avevamo visto dal vivo quel giorno;
- nella terza dovevamo seguire un filo bendati;
- la quarta prova ci ha chiesto di attraversare una ragnatela di fili senza toccarli.
Insomma… una vera e propria missione da portare a termine.
Finito il gioco a tappe abbiamo fatto altri due giochi, ma quello che mi è piaciuto di più è stato una specie di palla guerra tra di noi.
Il viaggio di ritorno è stato veloce, e al rientro ero stanco con tutte le gambe piene di graffi dei rovi: ma ne è valsa la pena perchè mi sono divertito molto.
Alessandro Branda
Piovono polpette a Castelseprio
Sabato 16 gennaio ci siamo ritrovati in tana con destinazione Castelseprio: un paese in collina.
Sede di questa avventura è stato un oratorio che ci ha ospitato. Questo oratorio non aveva la cucina, e quindi i capi avevano proposto ad ogni lupetto di preparare a casa delle polpette cotte da condividere con il branco. Quindi alla sera ci siamo immersi nella “cena polpetta” degustando vari tipi di pietanze.
Io sono stato “avvelenato” da dei finocchi con la senape che mi ha fatto assaggiare una mia compagna di branco: che gusto!
Il bello del pernottamento è arrivato solo al mattino della domenica con una bellissima attività ai siti archeologici di Castelseprio. Questa attività è stata meravigliosa perché ci ha permesso di esplorare tutto il territorio… Mi sono sentito molto felice, come se fossi un vero esploratore.
La cosa che mi è piaciuta di più sono stati i vari tipi di ambienti e tutta la natura che li circondava. Proprio in questo ambiente particolare abbiamo concluso la nostra caccia facendo una rupe per accogliere i nostri cuccioli che hanno conquistato la promessa: benvenuti a Emilio, Gabriele, Vittoria, Samuel, Anna, Sabrina, Diego, Elettra ed Elena.
Ringrazio i miei capi che hanno organizzato questa gita “fuoriporta” stupenda.
Alessandro Branda