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Il campetto C.d.A.

Ciao, mi chiamo Federico e faccio parte del branco Tikonderoga. Frequento il branco da ormai quattro anni e quest’anno mi è capitata un’esperienza bellissima: essere C.d.A.
Essere C.d.A. vuol dire aiutare i più piccoli ed insegnare loro le regole (anche se mi viene ancora difficile, e per questo il mio nome totem è Cinghiale agitato).

Per iniziare una nuova avventura con tutti i C.d.A. – Tikonderoga e quello delle coccinelle – ci siamo trovati tutti alla stazione Nord (tutti molto stanchi per la levataccia: sul treno molti hanno proseguito il sonno, altri sono rimasti svegli). Arrivati a Milano abbiamo cercato il nostro treno; viaggio noiosissimo ma, una volta arrivati, vista spettacolare: «Finalmente il mare!».
Abbiamo pranzato in spiaggia, poi ci siamo messi in viaggio verso il rifugio; è stato faticossissimo ma per me ne è valsa la pena: in cima vi era un monastero e lì ci aspettavano tre giorni pieni di emozioni.

Questo campetto mi ha insegnato a convivere con altri anche se non sono dello stesso branco.

Federico Terrile

Reparto Orione al campo invernale 2014

Campo invernale 2014

Reparto Orione al campo invernale 2014

Quest’anno dal 27 al 30 dicembre noi del reparto Orione ci siamo recati a Bani, piccolo borgo incastonato nelle Alpi bergamasche per il nostro campo invernale. Per me era la prima esperienza di campo invernale e non so da dove cominciare a raccontare questa fantastica avventura. Probabilmente però il momento più emozionante è stato quello della promessa: era una notte gelida ma il cielo era pieno di stelle. Ci allontanammo un po’ dal paese e ci addentrammo nel bosco attraverso un sentiero impervio. Al momento di pronunciare la mia Promessa ebbi un vuoto di memoria per l’emozione, ma poi mi ripresi e la recitai con sicurezza.

Una grande gioia ho provato quando i capi hanno annunciato che la mia squadriglia, gli Squali, aveva vinto il campo e ciò significava che tutto l’impegno che avevamo messo per vincere quel campo non era stato sprecato e poi avevamo rispettato anche la promessa che avevamo fatto all’inizio del campo all’interno della mia squadriglia, o primi o ultimi. Il tema del campo era (rullo di tamburi) “Le cinque leggende” e i giochi, pur nella diversità, erano basati su questo tema. Nel campo però non si gioca e basta… Si mangia! E un ringraziamento particolare va al nostro fantastico cuoco Flavio che ci ha viziato con i suoi squisiti piatti. Al di là dei giochi e del cibo, questo campo mi è piaciuto per le sue sieste da passare insieme ai miei amici a suonare la chitarra e a parlare. Quando sono tornato mi sono reso conto di essermi integrato perfettamente all’interno del reparto e della mia squadriglia. E concludo:

Nell’universo
una costellazione
oltre la notte
illumina sempre
il nostro cammino.
Orione!
Orione!
Orione!

Riccardo Filippi