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Canzone per la “Nota d’oro”

Volano i punti
quando prendi un passaggio all’hike
sembra che, non interessino
a chi vuole solamente riposar
eccoci attorno al fuoco
a cantare la nostra realtà
eccoci siam tutti uniti, ehi
passano tutti passano
ma quando salgono il ponte tremerà
sembrano esplosioni inutili
ma in certi cuori qualche cosa resterà
non si sa come si creano
queste atmosfere di felicità
vivono con la speranza di cambiare questa società

Siamo solo stasera davanti a chi
ci trasmette ancora ingenuità
e san sorridere, ci fan sorridere
li riconosci han gli occhi pieni di spazi
siamo ancora stasera davanti a chi
ha iniziato il sentiero prima di noi
non sanno perdere li noti subito
li riconosci, han le menti piene di sogni
la voglia di nuovi passi, il cuore colmo di battiti e gli occhi pieni di sé

Crescono, talenti crescono
e danno tutto quel che hanno in libertà
donano, non si interessano di ricompense e tutto quello che verrà
brilla, il cavallo brilla
ci guida nelle notti di magia
cantano, i grilli cantano
ascoltali creando l’armonia

Siamo solo stasera davanti a chi
ci ha dato la giusta energia
per partire, e per giocare
li riconosci, han i piedi pieni di passi
siamo ancora stasera davanti a voi
che ci avete dato l’opportunità
sapete prenderci, proprio da subito
li riconosci, hanno le tasche piene di sassi
i volti soddisfatti
il cuore pieno di battiti
e gli occhi pieni di sé

Noemi, Giorgia, Giulia

Il campo (f)estivo

È difficile scrivere
un articolo in rima
ma sono stati giorni da vivere
come poesia.
Sette giorni son pochi
come campo estivo
ma se son pieni di giochi
e divertimento attivo
sarà come nell’anno
un giorno festivo.
Poca strada dal pullman
certe cose rubate
il vigile sordo
per terra dalle risate.
Matilde sei mitica!
Sta in ascensore
con il solito uomo
che vuol vender le rose.
Con il lago alle spalle,
le gambe in salita
comunque sia la strada
non sarà mai infinita.
Tuffi dal molo
anche per Mister Campo:
“Non darmi la spinta!”
“preferisco il salto”.
E tra amori rappati
per capi rasati,
alcuni impiccati
altri dall’albero cadono.
C’è chi ha paura dell’acqua,
chi delle api
tanti dolci
per compleanni festeggiati.
E poi le cose che fan piangere
“se non fossi scout”
“con gli occhi pieni di sè”.
Per noi secondini
ci sono anche i Totem
nelle tende, vicini
ad aspettare.
Al ritorno si dorme
si scattano foto,
un po’ di occhi aperti
o stravaccati sugli altri.

Questo campo mi ha fatto capire che, comunque sia la strada, qualsiasi fatica da sopportare, ogni tuffo da fare, sarò sempre con qualcuno che avrà sempre la forza di farmi sorridere.
Grazie per le bellissime esperienze, saluto anche il nostro quarto anno che purtroppo tra poco passerà.

Ghiandaia Estrosa  (Irene Pendin)

Scout per sempre

Ciao mi chiamo Emma e sono entrata da pochi mesi negli scout. Questo era il mio primo campo e qui ho fatto anche la mia promessa. Ero molto emozionata.
Mi sono piaciuti tanto i giochi d’acqua ed in particolare calcio saponato. Il tema del campo erano i cavalieri della tavola rotonda e quindi abbiamo costruito le spade gli scudi e gli elmi. In generale mi sono piaciuti i giochi ed i vestiti che i vecchi lupi utilizzavano per i lanci dei giochi. Come ho detto prima è stata la mia prima esperienza, quindi di cose ne avrei da raccontare parecchie, ma un articolo non mi basterebbe. Solo su una cosa vorrei spendere ancora due parole: la mia Promessa. Pronunciare la mia Promessa era un momento che aspettavo da tempo. Ero tesa e preoccupata ma dopo averla detta… ero felice, molto felice. Mi hanno detto che ora sarò scout per sempre… ed anche oltre.
Nel cuore, per sempre, Tikonderoga!

Emma Palermo

La mia settimana al campo estivo

A fine giugno ho trascorso sette giorni con il mio gruppo scout al campo estivo a San Pietro in Valle Antrona.
Eravamo in una casa parrocchiale che aveva tre piani ed era molto spaziosa. Io dormivo al terzo piano con Emma, Milena, Giulietta, Angelica e Elisa.
Il tema del campo era: “I Cavalieri della Tavola Rotonda”.
Ogni mattina prima di colazione facevamo un po’ di ginnastica. Ogni giorno poi i capi ci proponevano tanti giochi e attività nuove e ogni sera qualcuno di ogni sestiglia doveva raccontare al Consiglio cosa era piaciuto e cosa no della giornata.
A me sono piaciuti molto in particolare i giochi d’acqua, la caccia al tesoro del Sacro Graal e quando abbiamo costruito lo scudo, l’elmo e la spada. Mi ha divertito molto il giorno in cui dovevamo andare in chiesa per la S. Messa e siccome c’era stato un matrimonio, la Messa non l’hanno fatta.
Questo è stato il mio primo campo fatto con il branco Tikonderoga e con i miei capi e mi è piaciuto davvero molto.
Bianca

Realizzare i nostri sogni

Ciao, mi chiamo Sofia e sono una Castorina coda nera della Colonia “Grande Alce”. Visto che fra poco ci sarà la grande nuotata vi racconto il mio primo anno scout.
Esattamente un anno fa ho iniziato la mia avventura scout: proprio un anno fantastico… tema di quest’anno “La storia infinita”.
All’inizio dell’anno, una domenica pomeriggio, Patrizia, Zio Malak e Alice ci hanno chiesto di scrivere un nostro desiderio su un aeroplanino di carta, li abbiamo messi in uno scrigno di legno e quando è stata l’ora di leggerli per magia erano scomparsi. Al loro posto abbiamo trovato un medaglione raffigurante due serpenti intrecciati a cerchio.
Abbiamo iniziato la nostra avventura esaudendo il desiderio di Elisa di essere regina per un giorno: siamo andati al castello dei Gonzaga a Fagnano Olona dove una regina ci ha raccontato la leggenda del serpente dei Gonzaga e ci ha fatto visitare il castello. A fine giornata la regina del castello è entrata nel libro magico di fantasia.
Abbiamo poi scoperto che avevamo il compito di salvare, attraverso i nostri sogni, il mondo di fantasia. È stato un anno molto interessante e, attività dopo attività, abbiamo esaudito tutti i desideri, i più disparati. C’era chi voleva essere calciatore: tutti abbiamo giocato una vera partita con tanto di divise e scarpe coi tacchetti. C’era chi voleva essere cavallerizza e siamo andati tutti a cavallo in un maneggio e in quell’occasione abbiamo anche visitato (per soddisfare il desiderio delle veterinarie) un cagnolone che sembrava un leone.
C’è stato chi, invece, si è trasformato in pilota d’aereo, chi in pizzaiolo, chi in maestra o chi ha provato a guidare un treno. Insomma esaudendo desiderio dopo desiderio, siamo arrivati al campo estivo che si è svolto a Corna Imagna.
Una settimana intensa ma molto divertente, abbiamo ogni giorno superato varie prove e concluso il nostro tema dell’anno anno di colonia, salvando la regina e tutto il mondo di Fantasia dal nulla!
Adesso che si avvicina il momento dei passaggi sono molto emozionata ma anche un po’ triste, perché dovrò lasciare i castorini con i quali ho vissuto splendide avventure…
Mi auguro di trovare nuovi amici che mi aiutino a vivere ancora un anno ricco di emozioni come quello passato.
Ciao ciao, a presto,
Sofia

Che bello il campo!


Abbiamo preso il treno e un autobus per arrivare in montagna a Pian dei Resinelli. Eravamo in una casa con tantissime scale: che fatica!
Al campo c’era un paese magico con tanti animali strani. C’era un coniglio con un orologio che correva sempre via, un gatto che spariva e ricompariva. Abbiamo inseguito il coniglio poi abbiamo incontrato Alice e ci ha aiutati a cercare il coniglio perché anche lei voleva trovarlo.
Alla fine non l’abbiamo trovato però avevamo un sacco di indizi che ci hanno dato il capellaio matto, il fante di cuori, il brucaliffo, la regina rossa e la regina bianca. Gli indizi servivano a fare un mondo più bello.
Abbiamo colorato il castello di tanti colori perché la regina di cuori lo voleva rosso e litigava con la regina bianca che lo voleva tutto bianco. Colorandolo di tutti i colori hanno fatto la pace ed erano contente e noi abbiamo fatto una battaglia con le tempere. Eravamo di tutti i colori anche noi. Sembravamo degli arcobaleni di Pace nel pratone.
La regina rossa, che era tutta pelosa, ci ha imprigionati, e ci ha sfidati a cucinarle i pizzoccheri: suo piatto preferito. Ma erano buonissimi e non ci ha tagliato la testa!
Con tanti legnetti e nastri colorati Alice ci ha insegnato a costruire la scala di Giacobbe. Un bel gioco!
Lo stregatto per farci affrontare le paure ci ha fatto fare un percorso sugli alberi. Divertente!
Il brucaliffo poi, ci ha mandati in una miniera dove abbiamo trovato dei sassi brutti. Ma li abbiamo colorati e trasformati in un gioco divertente. Proprio come lui che da brutto bruco verde puzzolente voleva diventare una bella farfalla.
C’era anche l’eco!
Alla fine abbiamo fatto una festa con i genitori.
Insomma, è stato molto divertente.

I Castorini della colonia Cielo blu