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Branco Tikonderoga – Il mitico campetto dei cda a Trieste

09 b    C’è troppo treno!
Sono Nicola e con altri 11 ragazzi sono stato a Trieste per il nostro campetto dei cda.
Poema scritto con Akela, in un momento di ispirazione… ferroviaria:
C’è troppo treno! Scendere!
Troppi alberi! Tagliare! Come? Con la motosega.
Ci sono troppe nuvole! E quindi? Piove!
Nicola

09Siamo 12 cda del branco Tikonderoga, e il 23 aprile siamo partiti molto presto dalla stazione per raggiungere Trieste. Eravamo assonnati ed agitati e pure felici di stare insieme 3 giorni. Abbiamo preso il treno che ha occupato 4 ore della nostra vita! Appena arrivati ci siamo stabiliti all’oratorio Santa Rita e pranzato con i nostri panini. Il pomeriggio è stato faticoso, abbiamo raggiunto il castello di San Giusto e visitato le rovine romane e la cattedrale del 1300. E poi è arrivato il diluvio e noi coi capi e Mang a svolazzare con le nostre mantelle per le piazze di Trieste. La chiesa Ortodossa aveva delle meravigliose sculture al soffitto, rose di una bellezza esagerata! Akela al molo audace ci ha spiegato la rosa dei venti e raccontato la storia della prima nave approdata ad una Trieste libera, nel 1918, per la fine della prima guerra mondiale. Al rientro in oratorio abbiamo preparato tramezzini per l’escursione del giorno dopo. Cena calda e gustosa e poi visione del film ‘Invictus’, storia di Nelson Mandela e della squadra nazionale di rugby del Sud Africa.
Anche noi vogliamo essere padroni del nostro destino!
11 bLa mattina dopo abbiamo fatto la colazione migliore del mondo, con pankache, nutella e marmellata. Spettacolo! Zaini in spalla, abbiamo raggiunto il castello di Miramare, chiuso per le riprese cinematografiche di un film. E finalmente il sole ed il mare, raggiungendo in pullman, Sistiana. Telo mare, via uniforme e fazzolettone e… primo tentativo di entrare in acqua: gelata e con cavalloni bellissimi! Abbiamo fatto delle piccole zattere che poi affondavamo coi sassi. Per rientrare a Santa Rita, abbiamo preso il treno. Dopo cena, mentre Baghee, Nicola e Chil, preparavano del tiramisù in cucina, abbiamo cantato “mani” e poi tutti insieme giocato a twister. Quella notte non riuscivamo a dormire, neppure Nicola che di solito ronfa appena tocca il saccoapelo. Eravamo strafelici di stare insieme! La mattina del 25 aprile ci siamo alzati molto presto per raggiungere un posto chiamato Risiera di San Sabba e che poi abbiamo scoperto esser stato un campo di concentramento. Ci siamo fermati lì per assistere alla cerimonia cittadina per la festa della liberazione ed una signora commossa, ci ha raccontato la sua storia e 10quella del suo papà deportato nel 1943. Tornati in oratorio abbiamo mangiato le ultime leccornie di Chil e Bagheera, compreso il tiramisù fatto da Nicola la sera prima. Dopo una mega siesta con torneo di calcetto e pulizie, visita alla chiesetta vicino all’oratorio, abbiamo raggiunto la stazione dei treni. Mitici il marzianito con animali di Mang e le ban fatte tutti insieme durante il viaggio. E… dopo la cena in cerchio sul marciapiede tra i binari della stazione di Mestre… c’è troppo freccia rossa… veloce! E tutti a casa!

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Nicola, Sara, Diana, Chiara, Angelica, Matilde, Yvonne, Mattia, Leonardo, Matteo, Lorenzo e Riccardo detto Il Mayer

Il nostro campetto CDA alla scoperta di Genova

10 C’era una volta… una piazzetta. è la piazzetta dell’unicorno, ti entra in testa e ti rimane tutto il giorno; un passo avanti, un giro intorno, ci vestiremo tutti quanti da unicorno.
Proprio davanti alla base scout del Genova 28, dove eravamo ospiti, c’era una piazzetta chiamata così.
Quella sede scout è stata la nostra tana per 3 giorni, nei quali abbiamo visitato in lungo e in largo questa bella città, alla scoperta di un tesoro.
Ogni mattina e sera avevamo un incontro con il professore Zichichi e la sua scienza: ogni giorno ci ha fatto conoscere un personaggio a cui era collegata una parola chiave: riflettere, ringraziare e fidarsi. Siamo stati sempre insieme noi 5 e con noi Ikki e i vecchi lupi.
Genova è una città con salite e discese, piazze grandi e vicoli stretti abitati da gente di ogni paese, grandi parchi, ascensori che collegano piazze e vie, e funicolari. E poi c’è il porto!
Abbiamo passato un pomeriggio al mare di Genova Ner11vi e ci siamo divertiti un sacco: c’erano onde alte 2 metri e Gabriele ha pure dimenticato le ciabatte lì in spiaggia… un campetto indimenticabile!

Luca, Jarno, Davide,
Joele, Gabriele

Branco Albero del Dhak – Pernotto CDA

08Sabato 14 aprile 2018 alle ore 14.20 alle ferrovie nord a Busto Arsizio noi cda della zona siamo andati sul treno e dopo 3 fermate siamo arrivati a Saronno dove abbiamo incontrato altri cda come: Castano 1, Legnano 1, Busto Arsizio1…
Insieme ci siamo divisi in gruppi e abbiamo fatto un gioco dovevamo cercare dei capi e con l’aiuto di una mappa andare in giro per la zona di Saronno abbiamo finito il gioco alle 19: 45 dove abbiamo mangiato; poi verso le 21/ 22 abbiamo fatto una specie di san scemo dove avevamo fatto gli urli che avevamo inventato in treno.
Il nostro urlo:
datemi una “g”
datemi una “i”
datemi una “a”
datemi una “l”
datemi una “l”
datemi una “o”
“gialli”

appunto si basava sul colore giallo.
Dopo abbiamo fatto un gioco dove dovevi legarti un palloncino alla caviglia e dovevi far scoppiare il palloncino degli altri; circa alle 23 siamo andate a letto e noi eravamo in una stanza lontana dai maschi io ero vicina alle mie amiche: Margherita e Silvia.
Il giorno dopo abbiamo fatto colazione e abbiamo giocato a scalpo nel senso che eravamo divisi in gruppi e abbiamo creato delle basi con cui dentro avevamo delle carte e dovevamo andare a prenderle ma dovevi stare attento a non farti scalpare poi se avevi le carte giuste si poteva aprire lo scrigno e infatti dentro c’erano dei cioccolatini.
Verso le 12 siamo andati a messa con don Andrea, dopo abbiamo mangiato e giocato con nuove amiche quando alla fine un capo ci ha chiamati e ci ha dato delle foto ricordo… è stato molto bello, un’esperienza indimenticabile ma soprattutto da rifare. Alle 16.00 siamo tornati in stazione e siamo andati a casa.
Layla Toso

CDA – Dammi 3 parole: sogni, coraggio e competenze

Sono Gabriele, cda del branco Tikonderoga. Oggi siamo a Milano, con i tre branchi del Busto3, noi cda. Mi è toccata questa incredibile sciagura di scrivere l’articolo per il “Tutto Scout”, e così, io, Jarno, Luca e Davide, siamo qui sul treno a ripensare alla mitica giornata di oggi.
Ebbene sì, sognare è coraggioso! Ci hanno detto oggi i nostri Kaa, Akela e Chil.
Ed è vero!. Dalla stazione di Milano Porta Garibaldi, a piedi abbiamo raggiunto la metropolitana, vedendo tante cose, tra cui un palazzo pieno di piante, progettato tanti anni fa, dal sogno di alcune persone a cui era stato detto che il peso di tutte quelle piante avrebbe fatto cadere i balconi, e invece tutto è perfettamente al suo posto.
Tra un treno e l’altro, siamo arrivati in piazza del Duomo. Sapete che si possono adottare le guglie di questa chiesa? Questo significa portare avanti un sogno di tanta gente, donando dei soldi per la manutenzione di questa bellissima chiesa, costruita tanti secoli fa dal popolo milanese.
In galleria, con un mega cerchio, abbiamo tutti insieme schiacciato le…
E a piedi abbiamo raggiunto la Scala e la piazza dei Mercanti, dove i nostri fratelli scout durante l’ultima guerra mondiale, nascondevano messaggi tra le colonne, per aiutare a salvare le persone perseguitate dal regime. Quanto coraggio! Jarno dice di non vergognarsi di ciò che si è e di quello che si pensa.
Abbiamo visto poi la chiesa di Sant’Ambrogio e mangiato tutti insieme nell’oratorio. E tutti tutti, maschi e femmine abbiamo fatto una mega partita di calcio. A piedi siamo andati al Castello dove con spade di carta ed elmi fatti da noi, è uscita fuori una buffa battaglia. E poi tutti sul treno verso casa!
Buona caccia!

Gabriele Martinato

CDA – Gita a Milano

11Il giorno 04/03/2018 siamo andati a Milano con i cda del nostro branco (Albero del Dhak) e i cda degli altri due branchi (Tikonderoga e Brughiera) a visitare dei munumenti antichi.
Per primo siamo andati a visitare il DUOMO DI MILANO, il secondo luogo è stata la Piazza vicino al Duomo, il terzo è stato il palazzo costruito da
un architetto che ha impiegato anni a
realizzarlo perche è fatto quasi tutto di piante.
Successivamente siamo andati alla GALLERIA VITTORIO EMANUELE e abbiamo schiacciato le pallle del TORO.
Poi siamo andati in una chiesa dove le
suore di clausura un tempo stavano dietro un cancelletto per ascoltare la messa senza stare a contatto con la gente comune.
E l’ultimo posto in cui siamo stati è stato il castello SFORZESCO. una volta visitato abbiamo fatto un gioco.
Questo consisteva nel dividerci in due squadre e fare delle armi per difenderci dai nemici che erano le persone dell’altra squadra.
È stata una giornata che non dimenticheremo mai per tutto quello che abbiamo vissuto. (anche il viaggio).

Silvia e Angelica

CDA – Un’uscita monumentale

10Ciao mi chiamo Layla e sono uno dei cda del branco Albero del Dhak.
Nel weekend del 4/5 di marzo abbiamo fatto un’uscita CDA.
Sabato siamo andati all’ospedale di Busto Arsizio in pediatria per giocare con 3 bambine: Giulia, Beatrice, Denise.
È stato bello… abbiamo giocato con loro e abbiamo disegnato. Verso le 17:00 siamo andati a messa.
Il giorno dopo cioè domenica ci siamo ritrovati alla stazione nord di Busto Arsizio con altri due branchi.
Il branco dei tikonderoga e i lupi della brughiera e siamo andati a Milano… a vedere il DUOMO.
Poi abbiamo preso la metropolitana… dopo aver camminato un po’ siamo arrivati in un oratorio dove abbiamo mangiato, poi abbiamo giocato a calcetto e alcune femmine giocavano a calcio coi maschi. Dopo la siesta abbiamo camminato un pochino ancora e abbiamo visitato il CASTELLO SFORZESCO. Poi abbiamo parlato dei sogni nel senso che avere un sogno significa avere coraggio e che prima o poi quei sogni si realizzano. Dopo di che abbiamo giocato a battaglia, costruendo con giornali e scotch delle armi e dei cappelli di carta, poi siamo tornati in treno a Busto Arsizio dove c’erano i nostri genitori. Abbiamo fatto chiusura e siamo andati a casa.
Due giornate emozionanti che ci hanno lasciato dei magnifici ricordi.
Mi piacerebbe rivivere un’altra volta queste emozioni.

Layla Toso

Esperienza milanese per i cda 2018

09Domenica 4/03/2018 ho avuto il piacere di partecipare ad una trasferta fuori porta molto interessante ed anche divertente! Era una giornata molto fredda in quanto il giorno prima aveva nevicato ma noi CDA del gruppo scout “Busto 3” non sentivamo il gelo nonostante le nostre uniformi… eravamo entusiasti di partire solo noi “grandi” alla scoperta di Milano!
Siamo partiti dalle FMN alle ore 8.30 e dopo 45 minuti di treno siamo arrivati alla stazione di Cadorna. Da lì abbiamo preso la metropolitana, direzione Duomo. Quando siamo risaliti dalla metropolitana, vedere davanti a me questa grandiosa Cattedrale mi ha fatto emozionare; sembravamo tutti dei nanetti! I nostri capi scout ci hanno scattato molte foto con lo sfondo del Duomo! Incontrare gli altri gruppi CDA mi ha fatto molto piacere perché ho fatto nuove amicizie e mi ha fatto sentire parte di una grande comunità!
Siamo andati in giro per il centro di Milano ed anche in Galleria Vittorio Emanuele II dove abbiamo fatto un gioco molto divertente: dovevamo schiacciare con il piede “le palle del toro” perché dicono porti fortuna… speriamo!
Quando abbiamo ripreso il treno per ritornare a Busto Arsizio, alle 17.00, ho pensato che mi ero proprio divertita ed avevo scoperto un altro modo di visitare Milano: insieme a tanti buoni nuovi e vecchi amici CDA!
Ramoni Margherita

CDA – Esperienza indimenticabile all’ospedale di Busto Arsizio

Sabato 03/03/2018 Akela ci ha organizzato un pomeriggio diverso dal solito che mi resterà per sempre nel cuore! Ha riunito il gruppetto dei CDA e ci ha detto di trovarci di fronte il Ps dell’ospedale di Busto Arsizio. Una volta tutti riuniti, ci siamo incamminati verso il reparto pediatrico dove erano ricoverati molti bambini ammalati.
Il nostro compito, come ci aveva detto, era quello di intrattenerli, di far loro compagnia in modo divertente e spensierato. Dovevamo farli divertire per far dimenticare loro il motivo per cui si trovassero in ospedale…
Abbiamo incontrato tre bimbe più piccole di noi, molto carine e desiderose di giocare per dimenticare le loro malattie! Ci hanno fatto entrare nella saletta tutta colorata dedicata ai giochi ed attorno ad un tavolo abbiamo cominciato a disegnare con le bambine e ad intrattenerle! Guardare i loro visi gioiosi mi ha reso molto felice in quanto avevo compiuto una bella azione! A dire la verità, siamo stati anche un po’ rumorosi e Akela ci ha pure rimproverati ma non siamo sempre riusciti a tenere il tono della voce bassa, purtroppo!
Alle 17.00 ci siamo recati nella Chiesa dell’opedale per assistere alla Santa Messa ed alle 18.00 i nostri genitori sono venuti a prenderci per portarci a casa. Mentre ero in macchina con il mio papà ripensavo a quell’esperienza molto bella ed indimenticabile: avevo fatto sorridere delle bambine che non stavano bene…

Campetto C.d.A. a Roma

Vorrei iniziare dicendo che questa esperienza scout è stata per me una delle più belle della mia vita.
Mi trovavo a Roma, una delle città più belle e storiche del mondo.
Uscita dalla stazione di Roma mi ha colpita la gran quantità di gente di tutti i paesi. Ogni giorno prendevo la metro per andare a conoscere nuovi angoli della città.
L’emozione più grande l’ho avuta ascoltando dal vivo i discorsi del Papa, nonostante parlasse molto lentamente colpiva al cuore.
Abbiamo visto ed ammirato molti monumenti. Quello che mi ha colpito di più è stata la fontana di Trevi.
Vista in fotografia mi sembrava piccolina, ma dal vivo è molto grande.
La sera del secondo giorno mi sono divertita molto perché abbiamo fatto una gara di cucina, dove ci hanno diviso in quattro gruppi ed ognuno di essi doveva preparare dei piatti.
Quando stavamo andando in stazione per ritornare a casa, ero molto triste: stava finendo la mia bella esperienza.
Gaia

Ciao, sono Alessia, una C.D.A. del branco Tikonderoga.
Poco tempo fa sono andata al campetto C.D.A. a Roma.
Ci dovevamo trovare alle 5.00 in stazione dello Stato e io ero elettrizzata all’idea di andare a Roma.
Siamo arrivati intorno alle 9.00, il viaggio è stato un po’ stancante.
Le cose che mi sono piaciute di più del campetto sono state San Pietro perché è una chiesa immensa e guardando la cupola mi sentivo piccolissima.
Sotto San Pietro ci sono le Catacombe e quando sono entrata mi sentivo strana, perché ero in mezzo a persone morte.
Mi è piaciuta tanto anche “La fontana dei quattro fiumi” perché ci sono le quattro statue fatte di marmo lucidissimo, e ai loro piedi c’è una fantastica fontana che mi suscitava gioia, allegria e felicità, ma la cosa che mi è piaciuta di più è stata stare con i miei compagni!
Alla fine del campo ci hanno dato delle spille da attaccare al fazzolettone così avremo un ricordo bellissimo del campetto!
È stato un campetto fantastico e vorrei riviverlo!

Un campetto C. d. A… emozionante

Un campetto C. d. A… emozionante 1Fermata a Stazione “EMOZIONE

Il giorno 29 Aprile alle ore 6.30, ci siamo ritrovati alla Stazione Nord di Busto Arsizio per andare a Roma. Eravamo molto emozionati e impazienti di iniziare questo meraviglioso campetto.
Quando siamo arrivati alla casa scout del Roma 60, abbiamo lasciato gli zaini contenti perché erano molto pesanti. Dopo ci siamo diretti alla Fontana di Trevi ed altri monumenti tipici di Roma. Ci sono piaciuti!
Dopo la lunga giornata piena di avventure, siamo tornati stanchi alla casa scout, ma impazienti per la giornata che ci aspettava il giorno dopo. La mattina seguente, dopo esserci svegliati, siamo andati a visitare altri monumenti e nel pomeriggio tardi siamo tornati alla casa scout. Lì i nostri capi sono andati a fare una piccola commissione lasciandoci soli. Quando sono tornati ci hanno fatto trovare una meravigliosa sorpresa… PIZZA&COCA! Dopo cena, siamo andati a dormire stanchissimi, ma molto contenti.Un campetto C. d. A… emozionante 2
L’ultimo giorno di questo magnifico campetto, come ultime tappe abbiamo visitato il Circo Massimo e il Colosseo. Quindi ci siamo avviati verso la stazione per ritornare a casa. Eravamo contenti, ma anche tristi di dover lasciare quel magnifico posto!
Martina S., Alessia, Giovanni, Martina R., Alessandro