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Festeggiamo come se fosse il 1899

Buongiorno a tutti, gentil signori e gentil signorine e bentornati ancora una volta sulle nostre pagine di “Generazione Perduta”.
Con la Grande Guerra che da ormai due anni infiamma i nostri confini e rivoluziona la nostra industria metallurgica può sembrare difficile trovare spazio per diffondere notizie di gioia, ma per questo numero la nostra spumeggiante redazione ha voluto fare i salti mortali e ve ne ha trovate addirittura due:
La prima, che in realtà al momento si configura più come una voce di corridoio, è che le nostre coraggiose truppe stiano preparando un’azione militare che riuscirà finalmente a spennare la biteste aquila asburgica ed assicurarci la vittoria del conflitto!
Al momento nulla ancora si sa dell’attacco, se non che probabilmente avverrà verso fine anno dalle parti di Caporetto.
L’altra notizia riguarda invece la nascita di una nuova associazione all’interno del nostro abitato di Busto Arsizio: Sono infatti arrivati gli Scout dell’ASCI (Associazione Scout Cattolici Italiani)!
Questa anglosassone associazione (nata dalla fervida mente del Tenente generale Robert Baden-Powell) ha sulle sue spalle appena dieci anni di vita ma ben più numerosi kilometri, con gruppi scout già attivi in tutto il Commonwealth, nonché in diverse nazioni del Sudamerica, d’Europa e da quasi sette anni anche nella nostra bella penisola.
Al momento il primo gruppo scout che è venuto a formarsi nella nostra industriosa città dalle cento ciminiere è piccolo, ma determinato a “lasciare la città meglio di come l’hanno trovata” o almeno così hanno detto a noi. Non sappiamo ancora quale sarà il destino di questi giovani dai calzoni corti e del loro gruppo, se riusciranno a mantenere la promessa che ci hanno fatto, se riusciranno a conquistare i cuori degli abitanti di questa città, ingrandirsi e magari arrivare addirittura a festeggiare il loro personalissimo decimo anniversario come quest’anno lo festeggia l’associazione di cui fanno parte.
Ma di una cosa siamo sicuri: Questi ragazzi, con il loro buonumore, la loro uniforme pulita ed i loro giochi vivaci, sono riusciti a donarci una gioia che ci fa ben sperare per il futuro loro, e di questa città.
Da parte della nostra redazione non possiamo che fare loro i più affettuosi auguri, e sperare che non prendano freddo con quei pantaloni così corti!
Filippo Mairani