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Successo indimenticabile per la presentazione de “La Freccia Rossa” sull’impresa degli scout per Don Gnocchi

Il libro "La Freccia Rossa"
Il libro “La Freccia Rossa”

Si è concluso un viaggio, in quella Milano da cui partì 66 anni fa, nel pomeriggio di venerdì 9 ottobre nella prestigiosa Sala Alessi di Palazzo Marino. Si è concluso in quella Milano da cui partì, il 17 luglio 1949 in direzione Skjåk, oltre Oslo. Era il viaggio de “La Freccia Rossa della Bontà”, l’impresa dei rover-scouts lombardi in favore dei mutilatini di Don Gnocchi e, osando guardare più lontano, per un messaggio di pace e amore da lanciare per oltre 8000 km sulle strade impolverate di un’Europa ancora devastata dalla guerra.
L’impresa, all’epoca, fu un successo clamoroso, salutato da illustri quali il Sindaco di Milano  Greppi, presidente del neonato Consiglio Europeo Paul-Henri Spaak e innumerevoli altri personaggi di stato e rappresentanti internazionali.
Ma l’impresa salutata poco fa è ben più recente: si tratta della presentazione di un volume che, finalmente, può raccontare quella storia tanto importante, oggi come allora, con la giusta dignità.

La Sala Alessi gremita
La Sala Alessi gremita

L’opera “La Freccia Rossa – 1949: diario di un’impresa scout attraverso l’Europa” nasce da più di un anno e mezzo di lavoro da parte dei rover e delle scolte del “Clan Zenit”, Gruppo AGESCi Busto Arsizio 3, in occasione del Capitolo Nazionale che ha mosso decine di miliaia di loro coetanei in centinaia di lodeoli iniziative di coraggio e servizio su tutto il territorio italiano.
Questi ragazzi e ragazze tra i 17 e i 21 anni hanno voluto indagare sulla storia dei loro “fratelli maggiori” e, con l’aiuto di Federica Frattini e Andrea Padoin, scout da una vita, hanno raccolto più di sei ore di interviste, decine di fotografie inedite e altrettante pagine di giornali e riviste dell’epoca ora raccolte in questo libro.
Un libro che non vuole solo guardare al passato, ma mostrare questo esempio, “non di eroi – come dice Federica – ma di ragazzi normali che ebbero il coraggio di osare”, soprattutto ai giovani di oggi, che vivono in un’Europa non certo rasa al suolo dai bombardamenti, ma pur sempre scossa da bisogni, spesso sommersi.

I giovani di ieri e oggi
I giovani di ieri e oggi

Presenti, nella sala gremita, molti interessati, sia scout che non, davanti ai relatori. Moderati da Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire, hanno dato il loro contributo all’evento mons. Angelo Bazzari, presidente della Fondazione don Gnocchi, con un intervento sul tema della solidarietà, il dott. Andrea Fanzago, vice presidente del Consiglio Comunale di Milano, che ha parlato delle istituzioni all’interno della società civile, mons. Luca Bressan, Vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale della Diocesi di Milano, espressosi sul tema “Radicati nelle fede”, Roberto Polleri, esperto di Moto Guzzi e pedagogista, che ha prodotto una riflessione sul valore pedagogico dell’impresa, Enrico ed Erica, rappresentanti degli autori, che hanno raccontato la storia e le motivazioni dietro a questa pubblicazione, i curatori Federica Frattini e Andrea Padoin che hanno voluto ricordare il “significato” del libro stesso. Presenti anche rappresentanti di Agesci Zona Milano, organizzatore dell’evento, Zona Ticino-Olona e regionali.
Ma, più importanti di tutti, in prima fila, vi erano alcuni dei testimoni viventi di quel Raid Milano-Oslo, di quel viaggio che, in un certo senso, si è ora concluso, ma che, forse, è appena ripartito verso una nuova meta.
Ulteriori informazioni all’indirizzo qui

“LA FRECCIA ROSSA – 1949: diario di un’impresa scout attraverso l’Europa”
del Clan “Zenit” AGESCI Busto Arsizio 3,
a cura di Federica Frattini
Presentazione di Federica Mogherini – Vice Presidente della Commissione Europea
Patrocinio di WOSM – Regione Europa
Edizioni TIPI, Belluno, 2015
Formato: 22,5 x 22,5 cm, 216 pagine
Prezzo di copertina: 22,00 euro
Cod ISBN: 978-88-98639-31-1
Uscita: 9 ottobre 2015
E’ possibile prenotare il libro qui

“La Freccia Rossa della Bontà”, un’impresa di ieri e di oggi: un libro dal Capitolo Nazionale

Un anno è passato, ormai, da quel mare di tende a San Rossore, quasi due da quando abbiamo iniziato a camminare sulle “Strade di Coraggio” del Capitolo Nazionale.

Ebbene questa storia recente si è incrociata con un’altra, una storia di 66 anni fa raccolta, come un seme dimenticato, dal mio clan, lo Zenit del Busto Arsizio 3. Questo seme è prima germogliato, mentre soffiava il vento di cambiamento della Route Nazionale, poi cresciuto fino a dare frutto: un libro ricco di volti e racconti, immagini e testimonianze di un’impresa scout che ha dell’incredibile.

Si tratta della Freccia Rossa della Bontà, un “raid” di 8600 km che nel 1949 collegò Milano ad Oslo attraverso Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia. Protagonisti furono rover di tutta la Lombardia, radunati intorno al Clan La Rocchetta dell’ASCI Milano 1, che, a bordo di 25 Moto Guzzi da 65 cc. (soprannominate “Guzzini”), raggiunsero il 4° World Rover Moot a Skjak, in Norvegia, il primo dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Tutto nacque dall’amicizia di due personaggi che, viste le sfide superate in precedenza, non si sarebbero più fermati davanti a nulla: don Andrea Ghetti, “Baden”, aquila randagia e uno dei più grandi e importanti educatori dello scoutismo italiano, e don Carlo Gnocchi, che, superstite della ritirata di Russia, aveva votato la sua vita all’assistenza dei bambini orfani e mutilati di guerra.

I due intuirono come l’occasione del Moot, un’incontro di pace e fratellanza in cui molti scout avrebbero incontrato quelli che fino a quattro anni prima erano “i nemici”, andasse colta per portare in giro per l’Europa ancora segnata dal conflitto il messaggio dei mutilatini: “Noi ci vogliamo bene, anche se i nostri padri si sono odiati. Vogliamo che tutti si amino e in nome del nostro dolore chiediamo pace fra gli uomini.”

Fu una storia di coraggio, la loro, che ben si sposava con la nostra strada del “Coraggio di essere cittadini”, la scelta di raccontarla ha dato il via ad un lavoro che non è terminato con la Route Nazionale ma continua tutt’ora. Infatti le interviste, le foto, i giornali dell’epoca, le lettere e tutto ciò che siamo riusciti a raccogliere ha dato vita ad un libro, che abbiamo scritto con l’aiuto degli amici Federica e Andrea, ben più esperti di noi ma che hanno cercato di lasciare quest’impresa quanto più nostra possibile.

Il libro verrà presentato a Milano venerdì 9 ottobre alla presenza dei rover della Freccia Rossa e di quanti vorranno condividere questo momento così importante.

Ulteriori informazioni su: https://www.facebook.com/frecciarossascout

http://rs.agesci.it/2015/09/18/la-freccia-rossa-della-bonta-unimpresa-di-ieri-e-di-oggi-un-libro-dal-capitolo-nazionale/