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CDA – Gita a Milano

11Il giorno 04/03/2018 siamo andati a Milano con i cda del nostro branco (Albero del Dhak) e i cda degli altri due branchi (Tikonderoga e Brughiera) a visitare dei munumenti antichi.
Per primo siamo andati a visitare il DUOMO DI MILANO, il secondo luogo è stata la Piazza vicino al Duomo, il terzo è stato il palazzo costruito da
un architetto che ha impiegato anni a
realizzarlo perche è fatto quasi tutto di piante.
Successivamente siamo andati alla GALLERIA VITTORIO EMANUELE e abbiamo schiacciato le pallle del TORO.
Poi siamo andati in una chiesa dove le
suore di clausura un tempo stavano dietro un cancelletto per ascoltare la messa senza stare a contatto con la gente comune.
E l’ultimo posto in cui siamo stati è stato il castello SFORZESCO. una volta visitato abbiamo fatto un gioco.
Questo consisteva nel dividerci in due squadre e fare delle armi per difenderci dai nemici che erano le persone dell’altra squadra.
È stata una giornata che non dimenticheremo mai per tutto quello che abbiamo vissuto. (anche il viaggio).

Silvia e Angelica

CDA – Un’uscita monumentale

10Ciao mi chiamo Layla e sono uno dei cda del branco Albero del Dhak.
Nel weekend del 4/5 di marzo abbiamo fatto un’uscita CDA.
Sabato siamo andati all’ospedale di Busto Arsizio in pediatria per giocare con 3 bambine: Giulia, Beatrice, Denise.
È stato bello… abbiamo giocato con loro e abbiamo disegnato. Verso le 17:00 siamo andati a messa.
Il giorno dopo cioè domenica ci siamo ritrovati alla stazione nord di Busto Arsizio con altri due branchi.
Il branco dei tikonderoga e i lupi della brughiera e siamo andati a Milano… a vedere il DUOMO.
Poi abbiamo preso la metropolitana… dopo aver camminato un po’ siamo arrivati in un oratorio dove abbiamo mangiato, poi abbiamo giocato a calcetto e alcune femmine giocavano a calcio coi maschi. Dopo la siesta abbiamo camminato un pochino ancora e abbiamo visitato il CASTELLO SFORZESCO. Poi abbiamo parlato dei sogni nel senso che avere un sogno significa avere coraggio e che prima o poi quei sogni si realizzano. Dopo di che abbiamo giocato a battaglia, costruendo con giornali e scotch delle armi e dei cappelli di carta, poi siamo tornati in treno a Busto Arsizio dove c’erano i nostri genitori. Abbiamo fatto chiusura e siamo andati a casa.
Due giornate emozionanti che ci hanno lasciato dei magnifici ricordi.
Mi piacerebbe rivivere un’altra volta queste emozioni.

Layla Toso

Esperienza milanese per i cda 2018

09Domenica 4/03/2018 ho avuto il piacere di partecipare ad una trasferta fuori porta molto interessante ed anche divertente! Era una giornata molto fredda in quanto il giorno prima aveva nevicato ma noi CDA del gruppo scout “Busto 3” non sentivamo il gelo nonostante le nostre uniformi… eravamo entusiasti di partire solo noi “grandi” alla scoperta di Milano!
Siamo partiti dalle FMN alle ore 8.30 e dopo 45 minuti di treno siamo arrivati alla stazione di Cadorna. Da lì abbiamo preso la metropolitana, direzione Duomo. Quando siamo risaliti dalla metropolitana, vedere davanti a me questa grandiosa Cattedrale mi ha fatto emozionare; sembravamo tutti dei nanetti! I nostri capi scout ci hanno scattato molte foto con lo sfondo del Duomo! Incontrare gli altri gruppi CDA mi ha fatto molto piacere perché ho fatto nuove amicizie e mi ha fatto sentire parte di una grande comunità!
Siamo andati in giro per il centro di Milano ed anche in Galleria Vittorio Emanuele II dove abbiamo fatto un gioco molto divertente: dovevamo schiacciare con il piede “le palle del toro” perché dicono porti fortuna… speriamo!
Quando abbiamo ripreso il treno per ritornare a Busto Arsizio, alle 17.00, ho pensato che mi ero proprio divertita ed avevo scoperto un altro modo di visitare Milano: insieme a tanti buoni nuovi e vecchi amici CDA!
Ramoni Margherita

CDA – Esperienza indimenticabile all’ospedale di Busto Arsizio

Sabato 03/03/2018 Akela ci ha organizzato un pomeriggio diverso dal solito che mi resterà per sempre nel cuore! Ha riunito il gruppetto dei CDA e ci ha detto di trovarci di fronte il Ps dell’ospedale di Busto Arsizio. Una volta tutti riuniti, ci siamo incamminati verso il reparto pediatrico dove erano ricoverati molti bambini ammalati.
Il nostro compito, come ci aveva detto, era quello di intrattenerli, di far loro compagnia in modo divertente e spensierato. Dovevamo farli divertire per far dimenticare loro il motivo per cui si trovassero in ospedale…
Abbiamo incontrato tre bimbe più piccole di noi, molto carine e desiderose di giocare per dimenticare le loro malattie! Ci hanno fatto entrare nella saletta tutta colorata dedicata ai giochi ed attorno ad un tavolo abbiamo cominciato a disegnare con le bambine e ad intrattenerle! Guardare i loro visi gioiosi mi ha reso molto felice in quanto avevo compiuto una bella azione! A dire la verità, siamo stati anche un po’ rumorosi e Akela ci ha pure rimproverati ma non siamo sempre riusciti a tenere il tono della voce bassa, purtroppo!
Alle 17.00 ci siamo recati nella Chiesa dell’opedale per assistere alla Santa Messa ed alle 18.00 i nostri genitori sono venuti a prenderci per portarci a casa. Mentre ero in macchina con il mio papà ripensavo a quell’esperienza molto bella ed indimenticabile: avevo fatto sorridere delle bambine che non stavano bene…

Un campo alimentare

ttscout160 (8)Questa estate a luglio sono andata in vacanza con il mio gruppo scout. Mi trovavo a Peghera in Val Taleggio in una casa su una piccola collinetta; dalla finestra si vedevano le montagne.
Abbiamo fatto delle belle camminate nel bosco e mi è piaciuto molto la sera quando siamo usciti per un gioco sull’alimentazione organizzato nel parco vicino alla casa.
Anche le attività e i giochi di Sestiglia sono stati molto divertenti.
Ricordo bene quando abbiamo dovuto cucinare e preparare la cena per tutti insieme a un cuoco molto famoso… proprio Cannavacciuolo!ttscout160 (18)
Un giorno abbiamo preparato noi anche il formaggio (in effetti, in Val Taleggio…) dopo aver visto un filmato in cui si spiegava come costruivano gli oggetti necessari per conservare il formaggio.
Mi sono divertita molto in quella settimana di vacanza e spero che anche il prossimo campo estivo sia così bello e divertente.
Vera Quintana

Io e il mio branco quest’anno abbiamo trascorso le vdb in Val Taleggio, località Peghera. È stata una settimana indimenticabile perché eravamo in un posto davvero fantastico. I giorni sono passati molto in fretta da quanto ci divertivamo. Il tema del campo erano i cinque sensi. Infatti più o meno ogni giorno arrivavano supereroi o celebrità che in base alla loro qualità speciale persa ci chiedevano di aiutarli a ritrovare il motivo per cui erano celebri o super. I più famosi che c’erano sono: Antonino Cannavaciuolo, Wolferine e Superciro e l’antagonista Dr. Octopus.
ttscout160 (21)Durante le “sieste” potevamo andare al parco giochi vicino al cimitero dove fortunatamente c’era un campo da calcetto. Durante le sieste al campetto trovavamo un ragazzino che aveva 12 anni circa di nome Dennis. Visto che in città non c’era tanta altra gente con cui giocare, lui portava il pallone e noi andavamo lì in 5 o 6 a giocare con lui. Il mercoledì della settimana siamo andati a fare una gita alla fonte del fiume Enna. La strada per arrivarci era metà su strada statale e un’altra metà su un sentiero abbastanza pianeggiante, per un totale di 3 ore di andata e altrettante di ritorno. Alla sorgente però abbiamo avuto un leggero problema. C’era il fiume da attraversare: i Rover hanno costruito una specie di ponte per poter attraversare il fiume, però metà Branco si è bagnato tutti gli scarponi. Per il ritorno però abbiamo trasportato con una catena di montaggio tutti i sassi e poi io, i Rover ed altri ci siamo messi a costruire un altro ponte. Però alla fine, visto che qualcuno non aveva fatto un buco per far defluire l’acqua il ponte è stato sommerso. Quindi 3 ore sprecate.
Da ricordare quando abbiamo fatto la ricotta al museo del taleggio.
L’ultimo giorno i C. d. A. (tra cui io) si sono messi in cammino e dopo un’ora e mezza sono arrivati a destinazione: la casa del prete.
Quest’anno non si è fatto in tenda per motivi tecnici. Arrivati ci siamo lustrati la vista per via di tutto il cibo che c’era. Nella stanza c’erano il calcetto, il ping pong e tanti giochi di società tra cui monopoli con il quale abbiamo giocato fino alle 2 di notte circa. Durante il pernotto i Rover ci hanno spiegato come funziona il Reparto.
Nel complesso queste V. d. B. sono state bellissime.
Giovanni Ghirardelli

ttscout160 (16)Quest’anno il branco Albero del Dhak a fare il campo è andato in montagna a Peghera (Bergamo): è stato molto emozionante, il campo si è basato molto sulla giungla…
Per le stanze invece ce n’erano due di cui una grande sopra e una più piccola sotto, si dormiva per sestiglia, c’erano i letti a castello; invece per fare colazione, pranzare, cenare c’era un salone grande, per giocare si usciva e sul piazzale della chiesa c’era tutto lo spazio.
Quest’anno non abbiamo fatto in tempo per fare i giochi d’acqua, ma ci siamo divertiti lo stesso.
Il sesto giorno alla sera c’era san Scemo, una festa dove tutti ballano, dicono barzellette e le femmine possono truccarsi; finito san Scemo i capi ci hanno fatto fare due ore di libero e siamo andati a letto all’una di notte: è stato molto divertente ed io parlavo con le mie amiche. La mattina dopo era finito il campo e i genitori ci sono venuti a prendere. Spero che anche il prossimo campo sia così!

Layla Toso

Domenica delle palme con San Francesco

ttscout160 (15)Quest’anno nel giorno della domenica delle palme siamo andati al Sacro Monte d’Orta.
Noi Lupi della Brughiera abbiamo incontrato san Francesco, che è anche il patrono di noi lupetti.
Il santo ci ha detto che lui voleva la pace nel mondo ed è per questo che è andato proprio dove c’era la guerra, per farla cessare. Noi lupetti siamo stati nominati ambasciatori della pace e come segno del nostro incarico ci ha dato un Tao, benedetto da don Matteo il sabato prima insieme agli ulivi.
San Francesco ha intrapreso un lungo viaggio verso una terra lontana in cui il capo era Saladino. Quando finalmente è arrivato in questa terra, san Francesco è entrato in un tempio per poter incontrare questo Saladino di cui parlavano tutti. Per poter entrare in questo luogo sacro, però, si è dovuto togliere i sandali e scoprire la testa. A questo punto si è seduto e Saldino gli ha dato dell’acqua per lavarsi le mani e poi anche uva, datteri, albicocche e prugne secche e pane azzimo. Anche noi lupetti abbiamo bevuto la stessa acqua e mangiato lo stesso cibo.
Saladino ha fatto sedere san Francesco accanto a lui perché ha capito le sue intenzioni e vuole aiutarlo.
Noi lupetti possiamo fare come san Francesco quando non ci picchiamo e non offendiamo anche se siamo arrabbiati o furiosi. Per migliorare noi stessi dobbiamo cercare di non litigare e giocare con tutti senza fare preferenze. Forse sembra poco di fronte a problemi più grossi come la guerra, ma se facciamo noi per primi un piccolo gesto che, magari, sarà seguito da altri e tutti insieme faranno un grande differenza.
Non è facile ma con l’aiuto e l’esempio di san Francesco possiamo fare… del nostro meglio!

Lucciola monella

Ciao a tutti
Mi chiamo India Dassie, ho iniziato la mia “avventura scout” all’età di 6 anni nella colonia “Stella Azzurra”, un gruppo di bambini piccoli, o, meglio, di castorini.
Poi sono passata nei Seeonee, ma non mi è piaciuto per niente.
Adesso sono nei Tikonderoga, che è un gruppo di ragazzi.
Al sabato giochiamo invece alla domenica andiamo in chiesa, ma a me non piace per niente. Purtroppo quest’anno non ho partecipato molto perché sono stata spesso a Roma e a Torino per le riprese di una fiction RAI in cui interpreto uno dei protagonisti.
Non vi racconto la storia perché se vorrete mi vedrete in TV il prossimo ottobre.
La mia esperienza agli scout mi è piaciuta molto ed è stata una cosa molto carina, anzi, molto importante.
Quello che mi piace di più è giocare e stare con gli amici anche se, a volte, faccio qualche marachella…
La mia lunga esperienza nei mitici tiko è quasi finita, a settembre sarò nei reparti.
Akela, Baghera, Chil, Mamma Rascia, Kaa, Bigio, mi mancherete tanto, siete stati molto importanti per me e rimarrete sempre nel mio cuore.
La vostra
“Lucciola Sorridente”

Campetto C.d.A. a Roma

Vorrei iniziare dicendo che questa esperienza scout è stata per me una delle più belle della mia vita.
Mi trovavo a Roma, una delle città più belle e storiche del mondo.
Uscita dalla stazione di Roma mi ha colpita la gran quantità di gente di tutti i paesi. Ogni giorno prendevo la metro per andare a conoscere nuovi angoli della città.
L’emozione più grande l’ho avuta ascoltando dal vivo i discorsi del Papa, nonostante parlasse molto lentamente colpiva al cuore.
Abbiamo visto ed ammirato molti monumenti. Quello che mi ha colpito di più è stata la fontana di Trevi.
Vista in fotografia mi sembrava piccolina, ma dal vivo è molto grande.
La sera del secondo giorno mi sono divertita molto perché abbiamo fatto una gara di cucina, dove ci hanno diviso in quattro gruppi ed ognuno di essi doveva preparare dei piatti.
Quando stavamo andando in stazione per ritornare a casa, ero molto triste: stava finendo la mia bella esperienza.
Gaia

Ciao, sono Alessia, una C.D.A. del branco Tikonderoga.
Poco tempo fa sono andata al campetto C.D.A. a Roma.
Ci dovevamo trovare alle 5.00 in stazione dello Stato e io ero elettrizzata all’idea di andare a Roma.
Siamo arrivati intorno alle 9.00, il viaggio è stato un po’ stancante.
Le cose che mi sono piaciute di più del campetto sono state San Pietro perché è una chiesa immensa e guardando la cupola mi sentivo piccolissima.
Sotto San Pietro ci sono le Catacombe e quando sono entrata mi sentivo strana, perché ero in mezzo a persone morte.
Mi è piaciuta tanto anche “La fontana dei quattro fiumi” perché ci sono le quattro statue fatte di marmo lucidissimo, e ai loro piedi c’è una fantastica fontana che mi suscitava gioia, allegria e felicità, ma la cosa che mi è piaciuta di più è stata stare con i miei compagni!
Alla fine del campo ci hanno dato delle spille da attaccare al fazzolettone così avremo un ricordo bellissimo del campetto!
È stato un campetto fantastico e vorrei riviverlo!

Un campetto C. d. A… emozionante

Un campetto C. d. A… emozionante 1Fermata a Stazione “EMOZIONE

Il giorno 29 Aprile alle ore 6.30, ci siamo ritrovati alla Stazione Nord di Busto Arsizio per andare a Roma. Eravamo molto emozionati e impazienti di iniziare questo meraviglioso campetto.
Quando siamo arrivati alla casa scout del Roma 60, abbiamo lasciato gli zaini contenti perché erano molto pesanti. Dopo ci siamo diretti alla Fontana di Trevi ed altri monumenti tipici di Roma. Ci sono piaciuti!
Dopo la lunga giornata piena di avventure, siamo tornati stanchi alla casa scout, ma impazienti per la giornata che ci aspettava il giorno dopo. La mattina seguente, dopo esserci svegliati, siamo andati a visitare altri monumenti e nel pomeriggio tardi siamo tornati alla casa scout. Lì i nostri capi sono andati a fare una piccola commissione lasciandoci soli. Quando sono tornati ci hanno fatto trovare una meravigliosa sorpresa… PIZZA&COCA! Dopo cena, siamo andati a dormire stanchissimi, ma molto contenti.Un campetto C. d. A… emozionante 2
L’ultimo giorno di questo magnifico campetto, come ultime tappe abbiamo visitato il Circo Massimo e il Colosseo. Quindi ci siamo avviati verso la stazione per ritornare a casa. Eravamo contenti, ma anche tristi di dover lasciare quel magnifico posto!
Martina S., Alessia, Giovanni, Martina R., Alessandro

Un campo estivo epico

ttscout160 (11)Ciao mi chiamo Chiara e sono una “lupetta” del branco Tikonderoga.
Oggi voglio raccontarvi la mia esperienza al campo estivo. Appena arrivati mangiammo, dopo abbiamo messo gli zaini nelle camere, abbiamo scelto il letto e poi abbiamo fatto la siesta. I capi ci hanno fatto vedere una tabella con scritte tutte le sestiglie, ogni giorno dovevamo fare dei lavori tipo: pulire le camere o i bagni, si prepara la tavola per la colazione, il pranzo o per la cena, dopo si ripuliva tutto.
Le attività di sera erano bellissime; una sera molto buia, fuori c’era una magica atmosfera, nel cielo brillavano le stelle e noi camminavamo con le torce in un piccolo sentiero pieno di ortiche, ma non avevamo paura perché eravamo tutti uniti. Una sera abbiamo fatto una festa, chiamata San Scemo, a questa festa abbiamo fatto un balletto, io e Matilde ballvamo invece Angelica e Sara cantavano. Quel giovedì è stato il mio giorno preferito anche se pioveva.
Un giorno avevamo fatto una gita alle cascate, c’era tanto da camminare e la terra era tutta bagnata; arrivati alle cascate ci divertivamo a bagnare i piedi che però verso la fine ci facevano male perché c’erano i sassi. Gli ultimi giorni sono stati brutti per me perché ero stata male. Ma l’ultima sera c’era un gioco speciale e come cena visto che era l’ultimo giorno abbiamo mangiato la pizza. Abbiamo fatto una battaglia, prima dovevamo preparare con le bombolette, i cartoni e la tempera una specie di casetta nella quale avevamo messo degli scudi, delle piccole bombe fatte di carta e pasta di sale e altre cose. Alla fine uno della sestiglia doveva gattonare e raggiungere una fune, finalmente un compagno dei bianchi è riuscito a tirare la fune e così la mia sestiglia ha vinto e io ero felicissima. Ci siamo divertiti, abbiamo fatto i giochi d’acqua, eravamo in costume, abbiamo giocato a palla insaponata e alla fine i bianchi sono arrivati terzi.
Che bel campo, peccato solo che era così corto, avrei voluto fosse più lungo. L’esperienza del campo è stata una cosa molto bella perché eravamo tutti insieme, allora ci vediamo tutti al prossimo campo.
Ciao a tutti
Chiara

Questo campo estivo è stato EPICO!
E’iniziato il 24 giugno ed è finito il 1° luglio (purtroppo).
Il tema era Peter Pan. A San Fedele: un bel posto.
Mi è piaciuto molto quando abbiamo vinto la “caccia al tesoro”.
Mi è piaciuta anche la catechesi dove abbiamo imparato molte cose e, alla fine, ci hanno dato una stella con scritto: “SCEGLI LA TUA STELLA” una frase molto bella.
Per chi non sapesse chi sono le “stelle” sono queste persone che hanno fatto ottime azioni.
I giochi sono stati molto belli ma il brutto è che la nostra sestiglia (bianchi) ha iniziato male, con alcuni svantaggi.
Anche l’uscita dei C.D.A. è stata bella: siamo andati in una vecchia casa di riposo.
Il giovedì abbiamo fatto sanscemo che è stato fichissimo con tutte quelle esibizioni e tanto altro.
Sanscemo è una specie di talent show, dove tu (sì proprio tu che stai leggendo il TUTTOSCOUT) ti devi registrare su un foglio che ti danno i capi e devi scrivere il tuo nome e che cosa fai. Bello, no?
Il venerdì i capi hanno letto la lettera dei C.D.A. (Una lettera che hanno scritto solo i C.D.A.) e tutti e dico TUTTI ci siamo commossi. Ma alcuni non si sono commossi.
La cosa che mi è piaciuta di più è stato sanscemo e invece la cosa che non mi è piaciuta in assoluto è stato quando dovevamo partire.
Michele Borsani

Ciao mi chiamo Sara Romano, ho 8 anni e sono nel branco Tikonderoga.
Vi parlerò del mio primo campo. Sono arrivata di pomeriggio, un po’ più tardi degli altri. Ero molto felice ma allo stesso tempo triste perché non mi ero allontanata così tanto dai miei genitori prima di allora.
Perché non iniziamo con la vera avventura? Eravamo invitati alla festa di compleanno della Regina Elisabetta, ci eravamo seduti dove i capi imitavano i personaggi bellissimi ma in quell’attimo abbiamo sentito un tintinnio. Indovinate chi era? Erano Peter Pan e Trilli, loro sono i protagonisti. Poi ci sono i loro amici! I Bimbi Sperduti e gli Indiani…
Peter ha tanti amici. I capi ci hanno fatto ascoltare una canzone che diceva: guarda la stella a destra. Quindi siamo andati a destra e c’erano delle stelle con scritto il nome di una sestiglia. Ci eravamo divertiti un sacco ed era l’ora di dormire. Io non sono riuscita a dormire la prima sera perché Akela ci ha raccontato storie paurose e io avevo sempre paura ma le mie amiche mi dicevano che era tutto finto. Passarono 4-5 giorni e arrivò il giorno più bello del campo, il giorno in cui abbiamo fatto giochi d’acqua. Abbiamo fatto un gioco bellissimo ma che faceva anche male. Dovevamo trasportare un bicchiere d’acqua senza rovesciarlo ma a volte si cadeva per terra. In pochi ci sono riusciti. Abbiamo fatto un gioco molto bello, si chiama calcio saponato. Le regole sono come quelle del calcio, solo che dovevamo stare seduti o strisciare per terra, non ci si poteva alzare. Poi abbiamo fatto un altro gioco: c’era una piscinetta con acqua e sapone e all’interno c’erano sassi e monete. Lo scopo del gioco era quello di trovare le monete.
Si avvicinava piano piano il giorno di andare via dall’isola che non c’è. Ah, dimenticavo di parlarvi del terribile Capitan Uncino e Spugna.
Ricominciamo dove eravamo rimasti. Una notte eravamo tutti riuniti e Baghera ci ha raccontato una storia che parlava di lei, ci ha detto che se ne andava, cioè andava in pensione e tutti siamo scoppiati a piangere.
Arrivò il giorno di dire addio all’isola che non c’è. Tutti eravamo ansiosi di sapere chi avesse vinto il campo. Purtroppo la mia sestiglia non ha vinto, siamo arrivati terzi. E’stata la sestiglia dei grigi ad aver vinto. Sono stati bravissimi. Prima di andare via i capi ci hanno donato una collana con scritto “scegli la tua stella”; e poi siamo volati sulla prima stella a destra.
Sara Romano

Mi chiamo India, ho partecipato a molti campi estivi. Quest’anno mi è piaciuto il tema “Peter Pan”, mi è piaciuta molto anche la storia di Mogli.
Ho provato dolore al ginocchio ma mi sono divertita ai giochi d’acqua: mele nell’acqua, il calcio saponato, la terra dove ci sporcavamo.
Abbiamo fatto anche San Scemo! mi sono divertita un sacco a me piace molto ballare.
I capi sono: Akela: il più anziano – Bagheera: la più saggia – Kaa: il serpente sibilante – Chil: la nostra “pronto soccorso” – Mamma Raksha: il capo che è anche la mia amica del cuore – Bigio: il pazzo
La vostra marachella
India

Cari amici, spero che anche voi avete vissuto un campo estivo come quello dei “Tiko”. Posso dirvi che il primo campo che ho fatto l’anno scorso è stato molto bello ma quello di quest’anno è stato ancora più bello. Il primo però è stato quello che mi ha colpito di più perché è stata la prima esperienza di questo tipo e abbiamo fatto un sacco di cose. Abbiamo fatto i giochi d’acqua, San Scemo, decorato una maglietta, fatto il bastone della pioggia, e per il gran finale siamo arrivati terzi.
Ai giochi d’acqua siamo entrati in una piscinetta a due a due, per cercare le monetine. Quando le trovavamo c’era una staffetta dove bisognava scivolare con un bicchiere d’acqua pieno, poi con l’acqua rimasta riempire la bottiglia. Poi abbiamo giocato a calcio insaponato e per finire bisognava rotolarsi nel fango e coi propri compagni che ci spruzzavano. Sono sicura che i prossimi campi saranno bellissimi ma il primo rimane sempre quello che più mi ha colpito ed emozionato.
Ciao a tutti
Chiara