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Una giornata fuori dall’ordinario

Una rivoluzione d'amoreOggi 7 febbraio 2016 io e il noviziato Aretè abbiamo pernottato a Busto Arsizio per svolgere la seguente attività: Volontariato al reparto pediatria dell’ospedale di Busto. Il nostro compito era sostanzialmente “far divertire i bambini” seguendo i consigli dei volontari, che prestano lì servizio quotidianamente o almeno un paio di volte alla settimana.
Dato che il nostro noviziato è particolarmente numeroso (ovviamente, e PURTROPPO, non è vero) ci siamo dovuti dividere, per poter svolgere servizio, in due gruppi: uno svolgeva il turno sabato dalle 15 alle 17; l’altro la domenica sempre dalle 15 alle 17.
Purtroppo i bambini presenti da poter aiutare non erano molti perché il week end, anche se malati, tendono a passarlo assieme ai genitori; ma come un capo ci ha fatto notare il nostro “purtroppo” era per loro un “per fortuna” poiché molti non avevano potuto vedere durante la settimana i propri genitori perché quest’ultimi lavoravano. Comunque, io e il mio gruppo di altre 7 persone siamo andati la domenica pomeriggio. Come detto prima i bambini non erano molti, anzi saranno stati meno di 10 più le 2 volontarie del quale al momento non ricordo con certezza il nome; appena arrivati i bambini erano molto felici di vederci, e iniziammo immediatamente a giocare con loro. La prima fase del servizio è stata il calcio balilla dove i bambini con un età compresa tra i 4 e i 13 anni si sono sbizzarriti, e con sbizzarriti intendo che ognuno “inventava” nuovi tiri e li chiamavano sempre con modi diversi. La seconda fase è stata quella della buona e vecchia Nintendo Wii dove Matteo e Chiara hanno potuto mostrare le loro doti nel ballo con just dance 2014. La terza fase dove sono entrato in gioco io è stata quella dei palloncini dove ho potuto mostrare le mie doti nel “modellare” i palloncini dando loro forme di animali o oggetti. Le volontarie ci hanno rivelato che erano molto felici di vederci e dar loro una mano perché la maggior parte di esse passa il week end in famiglia e inoltre perché la minor differenza di età rispetto ai bambini li metteva più a loro agio, anche se qualcuno non riusciva comunque ad aprire bocca per la timidezza. Con i bambini ci siamo divertiti molto, passando un pomeriggio molto bello pensando solo al divertimento, proprio come se avessimo perso una decina di anni a testa. Ci siamo sentiti realizzati nel vederli felici e ciò ci ha reso ancora più contenti, perché, il tempo trascorre molto lentamente in un letto di ospedale, ma se ci si riesce a distrarre vola via senza accorgersene.
Testuggine Capace