Ciao, mi chiamo Sofia e sono una Castorina coda nera della Colonia “Grande Alce”. Visto che fra poco ci sarà la grande nuotata vi racconto il mio primo anno scout.
Esattamente un anno fa ho iniziato la mia avventura scout: proprio un anno fantastico… tema di quest’anno “La storia infinita”.
All’inizio dell’anno, una domenica pomeriggio, Patrizia, Zio Malak e Alice ci hanno chiesto di scrivere un nostro desiderio su un aeroplanino di carta, li abbiamo messi in uno scrigno di legno e quando è stata l’ora di leggerli per magia erano scomparsi. Al loro posto abbiamo trovato un medaglione raffigurante due serpenti intrecciati a cerchio.
Abbiamo iniziato la nostra avventura esaudendo il desiderio di Elisa di essere regina per un giorno: siamo andati al castello dei Gonzaga a Fagnano Olona dove una regina ci ha raccontato la leggenda del serpente dei Gonzaga e ci ha fatto visitare il castello. A fine giornata la regina del castello è entrata nel libro magico di fantasia.
Abbiamo poi scoperto che avevamo il compito di salvare, attraverso i nostri sogni, il mondo di fantasia. È stato un anno molto interessante e, attività dopo attività, abbiamo esaudito tutti i desideri, i più disparati. C’era chi voleva essere calciatore: tutti abbiamo giocato una vera partita con tanto di divise e scarpe coi tacchetti. C’era chi voleva essere cavallerizza e siamo andati tutti a cavallo in un maneggio e in quell’occasione abbiamo anche visitato (per soddisfare il desiderio delle veterinarie) un cagnolone che sembrava un leone.
C’è stato chi, invece, si è trasformato in pilota d’aereo, chi in pizzaiolo, chi in maestra o chi ha provato a guidare un treno. Insomma esaudendo desiderio dopo desiderio, siamo arrivati al campo estivo che si è svolto a Corna Imagna.
Una settimana intensa ma molto divertente, abbiamo ogni giorno superato varie prove e concluso il nostro tema dell’anno anno di colonia, salvando la regina e tutto il mondo di Fantasia dal nulla!
Adesso che si avvicina il momento dei passaggi sono molto emozionata ma anche un po’ triste, perché dovrò lasciare i castorini con i quali ho vissuto splendide avventure…
Mi auguro di trovare nuovi amici che mi aiutino a vivere ancora un anno ricco di emozioni come quello passato.
Ciao ciao, a presto,
Sofia
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Ecco la Carta del Coraggio. Da leggere!
Lo scoutismo, come tutte le cose più fantastiche scaturite dalla mente umana, è un’esperienza in cui si uniscono elevati ideali e capacità concrete: pensate agli ideali di giustizia, solidarietà, fratellanza e pace che il nostro movimento persegue così come l’abilità di badare al fuoco, fare nodi che tengano e costruirsi un riparo all’asciutto. Le idee invisibili che ci muovono le testimoniamo soprattutto attraverso azioni apprezzabili, con “le mani e i piedi”.
Per costruire qualcosa, di solito, servono pochi architetti e tanti “scalpellini”, ma quest’estate a San Rosssore è successo il contrario: 462 scalpellini hanno dato vita ad un’opera colossale guidati da 28.000 e passa architetti. Quest’estate durante la Route Nazionale i rover e le scolte d’Italia hanno consegnato i loro progetti e sogni, ragionati per almeno un anno, nelle mani di chi è stato incaricato a dargli forma. Io ho avuto l’onore di essere tra questi. Ecco qui il documento finale sotto il nome di “Carta del Coraggio“
Tutto è iniziato con la volontà dell’AGESCI di andare oltre e tutto ciò che ha fatto fin’ora e di proiettarsi ancora di più nell’azione civica, nella presenza attiva sul nostro territorio. I capi del Consiglio Nazionale, però, non hanno voluto decidere di per se il nuovo orizzonte su cui posare lo sguardo, ma, con un’atto dalla potenza educativa enorme, si sono fidati dei giovani. “Ask the boy”, avrebbe detto B.P.
Ne è scaturito un documento che punta in alto, con ideali ed ambizioni altissimi, ma che propone e ci stimola soprattutto nel pratico e nel concreto. Si parla di ambiente, di lavoro, di servizio, legalità e giustizia, pace e amore, tanto amore.
In ogni punto vi sono impegni che ci prendiamo e richieste che muoviamo al mondo degli adulti, della politica e della Chiesa.
In tre giorni abbiamo sintetizzato il lavoro di centinaia di route mobili e lo stile tenuto dalla stragrande maggioranza degli alfieri è stato un vero schiaffo al modo di fare “politica” che sembra imperante al giorno d’oggi. Per usare le parole del preseidente Renzi, che ha voluto salutarci al termine dei lavori: “Vi siete ascoltati e questo è importante, perché spesso si parla tanto e non ci si ascolta… Avete fatto democrazia, non giocato alla democrazia.”
Geco Coinvolgente
Scarica in *PDF la Carta del Coraggio dal sito dell’AGESCI.
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