Fino a poco tempo fa, pensavo che ubuntu fosse solamente la bevanda di cola che ogni tanto acquisto in bottega equo solidale.
Nelson Mandela diceva che se concluderemo qualcosa al mondo, sarà grazie al lavoro e alla realizzazione degli altri.
Si è uomini solo attraverso l’umanità degli altri.
Ubuntu è un’ideologia dell’Africa sub Sahariana che si focalizza sulle relazioni reciproche delle persone.
In lingua bantu è benevolenza verso il prossimo. Rispetto dell’altro: “Ubuntu ngumuntu ngabantu”, “Io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo”. Sostenersi ed aiutarsi a vicenda, aumenta la coscienza dei propri diritti e dei propri doveri.
In Africa, nella dimensione religiosa, esiste un profondo legame tra tutti gli esseri umani, da cui deriva il rispetto degli antenati e la loro venerazione. Ricordo con dolcezza i tanti anziani incontrati nei villaggi a nord della capitale, di un paese africano dai frutti dolci come il miele e rossi come il sole, del rispetto che tutti avevano per loro: dal modo di chiamarli, alle attenzioni per il cibo, servito prima a loro.
…di come la notte intorno al fuoco, i loro racconti erano ascoltati dai bambini a bocca aperta, mille volte meglio della TV…
Nella sfera politica, il concetto di ubuntu è usato per spiegare l’importanza dell’essere uniti nel prendere decisioni, condividendole. Penso ancora a Nelson Mandela, a cosa è successo in Sud Africa, grazie a questa ideologia in cui lui credeva fermamente.
L’ospite dunque è sacro e tutti i bambini sono figli, nessuno deve vivere senza famiglia.
Ora lo so, io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo!
t. r.